La mostra personale online di Fabio Sciortino "Le possibilità dell’orizzonte" è organizzata dal Gruppo DoBe (Simbolo di borsa 300947) e il Centro Sino Italiano di Design, in collaborazione con il Comune di Firenze, il Quartiere 4 del Comune di Firenze, lo Shanghai Promotion Center for City of Design, la Shanghai International Culture Association,e il Museo Ugo Guidi, si inaugura alle 12:00 del 11 febbraio 2022.
Premessa
I dipinti sono accomunati dall’elaborazione inesausta del concetto di memoria nelle sue varie declinazioni. Non è un’indicazione puramente tematica ma una connotazione linguistica e epistemologica. Fabio Sciortino impronta tutti gli elementi, i fonemi della creazione artistica, da quelli tecnici a quelli materici, alla strutturazione compositiva all’insegna della dialettica memoria-oblio. Le opere impostano un solido discorso metalinguistico, mentre ci guidano in un percorso individuale di “proustiana” memoria, la ricerca del tempo passato è depositato sui piccoli frammenti di vita reale da ricomporre in una dimensione estetica, ci ricordano il valore e la funzione della pittura come narrazione, come gesto che lascia traccia.
Ma soprattutto sottolineano con forza l’insopprimibile esigenza di guardare, di soddisfare la pulsione scopica geneticamente insita nell’essere umano. Pittura arte dello spazio che sfida il tempo. Un modo di fare pittura quella di Sciortino che valorizza il processo non solo l’esecuzione. Perché è nella processualità, nelle riflessioni, nei ripensamenti, nelle modifiche che trascorre il tempo della creazione, quel tempo che è elemento comune tra arte e vita e terreno di sperimentazione e esperienza per.
Fabio Sciortino
Fabio Sciortino si diploma presso l’Istituto d’arte per il mosaico “Mario D’Aleo” di Monreale e consegue il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Attualmente insegna Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Svolge attività artistica di ricerca nell’ambito della pittura, scultura, mosaico e della installazione in Italia ed all’estero con istituzioni pubbliche e private.
Nei diversi anni ha praticato attività laboratoriale presso: botteghe del mosaico, ceramica, ceramica raku, fusione del vetro, smalto su rame, e stamperia d’arte dai maestri Benedetto Messina, Lillo Gambino, Pino Anselmo e Gai Candido;si è occupato inoltre di progettazione nel campo del design e della lavorazione di oggetti e prototipi in plexiglass; ha collaborato quale libero professionista con studi di progettazione di grafica pubblicitaria; ha progettato e realizzato allestimenti per mostre in collaborazione con il Comune di Palermo presso i “Cantieri Culturali alla Zisa”, ed operato in qualità di scenografo nell’ambito cinematografico e teatrale con i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco e con Roberta Torre; realizza inoltre diverse installazioni ed allestimenti per il teatro e le videoinstallazioni di Raphael Di Luzio.
Fog
Le possibilità dell'orizzonte
Il giorno del giudizio 1
Il giorno del giudizio 2
Il giorno del giudizio 3
La caduta degli angeli 1
La caduta degli angeli 2
Landscape 1
Landscape 2
Landscape 3
Notturno
Road to the cathedral 1
Road to the cathedral 2
中意设计交流中心 Sino Italian Design Exchange Center
Cosa significa il titolo della mostra “Le possibilità dell’orizzonte”?
Protagonista delle opere è l’orizzonte, la linea apparente che separa il cielo dalla terra, la linea che divide tutte le direzioni visibili in due categorie: quelle che intersecano la superficie terrestre e quelle che non la intersecano; è il piano fondamentale del sistema di coordinate orizzontali. L’orizzonte diviene il luogo per progettare un futuro immediato ma pieno di incognite, ogni essere umano si dirige verso il suo orizzonte che comunque sarà sempre mutevole ed incerto ogni qualvolta si cambia il punto di vista. Questo ciclo di opere attinge alla realtà ma non sono realistiche, sono nuovi paesaggi nei quali ognuno può trovarvi il suo orizzonte, esse nascono da una pulsione di rinascita, sono dei non luoghi continuamente mutabili al cambio dello sguardo. Le opere appaiono così come dei campi di energie diverse, sono il risultato di un'operazione che va dall'azione istintiva carica di sentimento attraverso pennellate larghe e rapide fino all’azione meditata di texture di segni piccolissimi che costruiscono una pelle del paesaggio. Sono nuovi paesaggi che si costruiscono sempre attraverso la memoria di luoghi di provenienza e di luoghi vissuti da forestiero, dove ogni valore segnico è reso manifesto attraverso una molteplice lettura della superficie, ravvicinata o distante che richiede all’osservatore una costante messa a fuoco dal dettaglio al generale e viceversa.
Cosa vuol dire per lei “Essere artista” e dedicarsi all’arte?
Questa è una domanda che non mi sono mai posto, forse perché da sempre il processo creativo ha fatto parte della mia vita, forse è più un modo di condurre la propria vita, un modo di concepire e di percepire il creato e la bellezza del mondo con senso etico cercando di captare i segnali del futuro. Il creare ed il vedere attraverso il filtro della meraviglia è indissolubile dal vissuto quotidiano.
Che influenza ha dato il suo lavoro di insegnamento alla sua creazione artistica?
Nei miei attuali venticinque anni di insegnamento ciò che ha influito sul mio lavoro è stato soprattutto il continuo stimolo ricevuto dalle diverse sensibilità con le quali sono venuto a contatto. Il mio metodo didattico, oltre ai tradizionali momenti di pratica del disegno e delle tecniche pittoriche è incentrato sulla ricerca individuale di ogni studente, un programma didattico diverso per ognuno di loro, cerco di condurli ad approfondire le poetiche individuali che ne fanno individui unici. Ognuno con la sua storia ed il suo vissuto; ed è proprio il confronto con ognuno di loro e con le loro diversità che mi hanno arricchito e alle volte costretto a guardare oltre.
Quale pensa sia il rapporto tra figurazione e l’astrazione?
法比奥·肖尔蒂诺 Fabio Sciortino
Secondo me, nella contemporaneità, la dicotomia tra figurazione ed astrazione è una questione anacronistica, questi due mondi non sono più contrapposti ma viaggiano sui binari paralleli della storia contemporanea, ed a volte non sono espressioni separate ma spesso convivono creando nuovi linguaggi. Nel mio lavoro ad esempio credo convivano entrambe le situazioni, una figurazione non antropomorfa si fonde con grandi macchie/forme di colore astratto.