In questo periodo fortemente segnato dalla crisi pandemica e dalla mancanza di pace nel mondo, l'arte rappresenta un momento capace di unificare a livello spirituale e anche materiale e logistico, popoli e culture diverse. L'Arte è un momento di incontro e non di scontro, per questo ritengo che fare arte e condividerla con gli altri possa rappresentare un'azione molto positiva per l'umanità tutta. Quindi vedo l'arte che un momento di riflessione individuale ma anche di incontro con la collettività. Con il mondo.

La materializzazione di un'immagine, di un fatto artistico, matura nel tempo, in maniera molto libera. E' come una piccola entità che giace nascosta dentro di noi, di cui forse non conosciamo l'esistenza, che a un certo punto comincia a materializzarsi, a prendere forma e volume, ad affiorare nella mente. Fino al momento in cui anche la mano, mossa dalla mente, crea un fatto, una cosa concreta.Ecco, è in quel preciso momento, quando la mano porta alla luce l'entità che prima apparteneva allo spirito, che l'artista vede la sua opera per la prima volta e la riconosce.

In generale mi attrae tutto ciò che può dar luogo a realtà e a eventi estetici nuovi. Talora anche un errore o la particolare risposta di un materiale nel momento della sua lavorazione, o di una tecnica, svelano un mondo insospettato, suscitando emozioni mai prima provate. Quindi mi attrae tutto ciò che muta, che si sviluppa e in questo senso anche le nuove tecnologie e l'uso improprio di certi strumenti analogici o digitali.

Spesso uno strumento meccanico che fino ad allora avevamo considerato destinato solo a un certo uso può invece provocare cose e situazioni completamente nuove. 

Un esempio di questo fenomeno lo ritrovo nelle mie opere fotografiche.  Quando scoprii, molti anni fa, che con la macchina fotografica potevo fotografare la luce in movimento e non solo le immagini definite, come normalmente avviene, ebbene quella fu un'esperienza assai emozionante perché iniziai a creare “pitture di luce”. Così avviene anche nella Grafica d'arte, dove ogni matrice è all'origine di svariate interpretazioni e nella Stampa 3D che permette di creare oggetti talvolta irrealizzabili attraverso la manualità.  E dunque il laboratorio di un'artista è un insieme di occasioni del tutto sperimentali che danno voce a opere mai uguali a se stesse.

Positività e stupore prima di tutto. Queste sono le sensazioni che sento dentro di me quando creo qualcosa e che desidero trasmettere all'esterno. Positività perchè ritengo, che l'arte sia un veicolo di emozioni attive, generatrice di energia vitale. Stupore perchè tutto ciò che nasce, e che dunque prima non esisteva, è qualcosa di particolarmente fortunato, degno di essere conosciuto in quanto nuovo e quindi fonte di stupore per chi assiste a questa nascita. I canali che portano a questo processo, nelle mie opere, sono rappresentati, se parliamo anche di aspetti formali, dal colore e dalla luce intesa come elemento parte al contempo della fisicità e della spiritualità dell'individuo, del suo essere nel mondo. Luce, colore, segno assumono dunque il valore simbolico di elementi spirituali capaci di condurre a una riflessione sul valore della bellezza e sulle potenzialità illuminanti della spiritualità.

Un ulteriore elemento che caratterizza il mio lavoro è l'attenzione e l'amore per i materiali. Nel caso del colore sono molto interessata, quando realizzo opere analogiche, all'uso di pigmenti che trasmettano nel modo più efficace e stabile la bellezza delle cromie. Quindi lavoro molto con pigmenti che preparo da sola, oppure con inchiostri di china, acquarelli, pastelli, inchiostri da stampa specifici per la stampa d'arte. Faccio uso spesso delle foglie metalliche applicate a missione secondo  i procedimenti antichi. E per i supporti cerco tra le carte di fibra naturale, tele, piallacci di legno, tutti materiali che sono in grado di restituire al meglio l'espressività dell'opera e la sua conservazione nel tempo.