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【Review】"La Perfetta Imperfezione dell´Arte" Mostra Online di Franca PisaniTime:2021-12-24

 

 

【Review】"La Perfetta Imperfezione dell'Arte" Mostra Online di Franca Pisani

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2021-12-24 12:00:00
 

 

La mostra personale online di Franca Pisani "La Perfetta Imperfezione dell'Arte" è organizzata dal Gruppo DoBe (Simbolo di borsa 300947) e il Centro Sino Italiano di Design, in collaborazione con il Comune di Firenze, il Quartiere 4 del Comune di Firenze, lo Shanghai Promotion Center for City of Design, la Shanghai International Culture Association,e il Museo Ugo Guidi, si inaugura alle 12:00 del 24 dicembre 2021.

 

 
 
Premessa
 
 

Franca Pisani è un’attraversatrice di mondi che varca le porte della poesia per approdare alle stanze della pittura nella purezza dell’atto creativo fatta di atti unici e irripetibili.

Sono segni portatori di un messaggio universale che dalle origini attraversa le vicissitudini umane per giungere fino a noi carichi di un universo assoluto: una rivoluzione ideologica  che trova le sue radici nella madre Terra.

Franca affonda le mani nell’humus primordiale origine della vita e di tutte le essenze primarie, per modellare il suo pensiero donandogli tangibile concretezza.

Sembra di assistere ad un incessante allontanamento e un continuo ritorno tra arte e natura attraverso la storia dell’uomo narrata con colpi di biacca su superfici ambrate come indelebili orme di un passato mai dimenticato.

Franca indaga il mondo attraverso la pittura, la scultura, l’installazione e qualsivoglia mezzo espressivo che le consenta di esternare la propria intima rinascita nella devozionale azione di colei che intravede nelle soffici trame della tela le solide strade della propria esistenza.

Una nuova vita per l’Arte e Arte per una nuova vita ci mostrano una Franca dall’inesauribile creatività stilistica attraverso le Pergamene, il Bestiario, i Ritratti, i Teleri e gli Attraversamenti, sua definitiva maturità segnico-stilistica, con una ricerca espressiva che giunge fino ai nostri giorni con Seta di Lione; materiale estremamente pregiato, la Seta di Lione, utilizzato per il restauro di affreschi e dipinti antichi che Franca plasma e trasforma in un territorio libero dal sapore antico ospitante la sua cromia più pura, evoluzione naturale di un’anima che ora volge al colore.

Ci troviamo spaesati e avvolti in questo suo operare archetipo di artista dall’ispirazione inesauribile e altro non possiamo fare se non osservare con muto rispetto questo grande spettacolo dell’arte, madre natura di una donna che ha mille storie da raccontare ora raccolte in un pennello, ora in un gesto, ora in un singolo ed estremo movimento della mano.

L’arte di Franca parla a tutti noi dell’esperienza di una rinascita passata attraverso le corde vibranti della tela, origini di infinite poesie che attendono la tessitura delle ultime lettere appena accennate.

Poesia e arte, pittura e parola si riuniscono finalmente all’unisono nella voce di colei che oggi è tornata al colore, ai rossi, ai blu, ai gialli e nell’estasi finale di un’arte che non morirà mai.

 

——Matteo Vanzan

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Artista

 

Franca Pisani

 

 

Franca Pisani nasce a Grosseto nel 1956 da una famiglia di artiste: la nonna Margherita era disegnatrice di ricami per la regina Elena nella tenuta di San Rossore, in Toscana, mentre la mamma Lia è tuttora pittrice.

 

A nove anni frequenta lo studio dello scultore e pittore Alessio Sozzi. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Bologna per approfondire gli studi d’arte alla facoltà di lettere D.A.M.S., diretta da Umberto Eco. Conosce e frequenta Ketty La Rocca, artista inserita nel panorama delle avanguardie artistiche internazionali, che la mette in contatto on Eugenio Miccini, fondatore del Movimento “Poesia Visiva”. Questi porta nei musei e nelle università di tutto il mondo la creazione di Franca Pisani del 1976 Album Operozio.

 

Nel 1977 è invitata all’inaugurazione del Centre Pompidou di Parigi dal direttore Pontus Hulten, all’interno del programma su larga scala di scambio artistico culturale, come esporre negli spazi del museo il Salotto di Geltrude Stein, film, poster, performance e Poesia Visiva cioè Album Operozio. Da quel momento prenderà il via un lungo percorso di esposizioni, tuttora in continua evoluzione, sulla spinta dell’urgenza di sperimentare il suo coerente indirizzo concettuale.

 

Franca Pisani così espone nella Biblioteca Hertziana di Monaco di Baviera (1977), all’Università di Chicago (1999), a New York (2000), a Nizza (2003), alla Galleria Maretti Arte di Montecarlo, a Nimes (2005), nel Museo Marino Marini (2008), al Museo Reina Sofia di Madrid (2009), tre volte alla Biennale di Venezia (2009, 2011 e 2017), nel Museo Hamburger Bahnhof di Berlino (2013), nella mostra “Dietrofront” alle Reali Poste degli Uffizi (2014), nella mostra “Archeofuturo” nel Museo d'Arte Contemporanea di Palazzo Collicola a Spoleto (2014), partecipa a “Settantotto Ritratti” in pergamena per il libro donnArchitettura (2014).

 

Dona il proprio Autoritratto alla Galleria degli Uffizi che entra a far parte della relativa, unica collezione (2015), partecipa all’Expo Milano nel padiglione della Toscana e nel padiglione del Principato di Monaco (2015), espone alla mostra “Desdemona” nel Palazzo di Giustizia di Firenze (2015).

 

Nel mese di gennaio del 2020 è protagonista di “Una vita”, mostra antologica allestita nel Complesso Monumentale del Carcere Borbonico di Avellino, con opere in seta di Lione dedicate a Sandro Botticelli.

 

Nel marzo del 2021 una sua opera scultorea - Archeosegno, esposta alla Biennale di Venezia del 2017 - entra a far parte nella collezione temporanea d’arte di Villa Vittoria.Nel settembre dello stesso anno espone le sue opere nella mostra “Nel Sogno. Omaggio a Matilde Serao”, a cura di Marina Guida, nelle sale di Castel dell’Ovo a  Napoli.

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Le opere

 

MELODIE

tela e ossidi

62x88cm, 2013

 

 

 

 

SEGNO LEGGERO

tela e ossidi

67x93cm, 2013

 

 

 

RITRATTO IMPOSSIBILE

terracotta e smalto

43cm, 2013

 

 

 

MODI DI VIVERE

tela e ossidi

140x200cm, 2013

 

 

 

EPICO AFFRESCO

lino cotto e ossidi

100x150 cm,2020

 

 

 

FIOR DI PASSIONE

ossidi e lacca su tela

100x100cm,  2020

 

 

GLI AMANTI

ossidi e lacca su tela

120x130cm, 2020

 

 

 

DIALOGO

(Amor sacro e Amor profano)

seta di Lione

100x120cm, 2020

 

 

 

MOVIMENTO SIMBOLICO

seta di Lione

100x120cm, 2020

 

 

 

GIARDINO DELLE PAROLE

pergamena in teca di plexiglas

31x42x16 cm, 2021

 

 

 

ARCHEOSEGNO

scultura in marmo statuario

145x40x89 cm, 2017

 

 

 

LA FORESTA DI PIETRA

scultura in legno di frassino e marmo

220cm, 2016

 

 

 

I NOMADI

installazione

misura naturale, 2017

 

 

 

FUOCO

ossidi e lacche su legno

122x225 cm, 2015

 

 

 

TADMOR

ossidi e pergamena

400x300cm, 2017

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Intervista

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Cosa vuol dire per Lei "essere artista" e dedicarsi all'arte?

Franca Pisani

 

Essere artista oggi vuol dire essere professionali al massimo ed essere parte integrante del contesto socio-culturale. Un'artista si deve mettere sempre in gioco e creare perché l'Arte è vita e la vita è arte, la poesia visiva, l'arte povera, l'arte concettuale sono state la palestra artistica per arrivare oggi alla coscienza del mio passato-presente. La terra di passaggio dove si uniscono la grande arte intrisa di passione, esperienza, segrete tecniche e l'asciugazione, la riduzione che unisce il linguaggio di cui parlo il segno puro, che collega la scrittura alla pittura, per portare alla luce le sperimentazioni linguistiche. Non è un'immagine che cerco, non un'idea astratta, è un'emozione che voglio creare, l'emozione di volere, di dare, di amare, la magia, il mistero con il suo pathos. L'opera ha un'anima ed ha il potere di stimolare il risveglio della memoria dell'intuizione fantastica, l'arte può rappresentare un'esperienza utile per sviluppare nelle giovani generazioni la consapevolezza che l'ambiente è un bene prezioso da proteggere. Un forte legame tra equilibrio dell'ecosistema e benessere delle persone.

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Da dove viene la Sua ispirazione creativa?

Franca Pisani

 

Ho cominciato a nove anni, la mia arte viene dall'insegnamento che ci hanno lasciato i grandi del passato, mettendomi in gioco continuamente. Le mie opere riassumono la processualità, il ruolo di maestro di bottega esperto nella realizzazione, ma poi artista teorico, impegnato nella fase progettuale di esperienze linguistiche e in ultimo la speculazione artistica. Quel segno, che dalle Grotte di Lascaux, un complesso di grotte che si trova nel Sud Occidentale della Francia, alle Grotte di Altamira in Spagna, quel segno che si trova nelle pitture rupestri del Paleolitico e raffigura spesso mammiferi selvatici e mani umane. Quel segno di cui l'uomo per milioni di anni porterà con se i simboli primigeni, espressioni delle sue paure e delle sue conquiste e soprattutto il desiderio di urlare al mondo:-io esisto-. Quel segno è il mio linguaggio internazionale, primigenio in continua evoluzione nell'urgenza di sperimentare il coerente indirizzo concettuale, ne traggo l'urgenza di interpretare il contenuto da Platone, ad Aristotele:- il significato del significato. 

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Lei fa l'arte in diverse forme comprese pittura, scultura, installazione eccetera, quale forma artistica predilige di più e perché?

Franca Pisani

 

Io preferisco tutta l'Arte in quanto tale, perchè l'Arte in se stessa è un sistema totalizzante, fatto di studio, di ricerca e di passione .Ma la scultura è per me primigenia è l'arte di ricavare da un materiale una forma plastica in pietra, in marmo, in legno, in ferro, in bronzo. Metto in discussione le leggi della geometria e della filosofia, distruggo e ricostruisco, levigo per arrivare ad una tenera aggressività, creo una tensione terribile e piango la rottura dell'incanto infantile che ci portiamo dentro tutta la vita. Sono un'artista e consegno alla storia dell'arte il mio ingegno creativo e la forte inclinazione poetica, il significato in greco antico del vocabolo marmo è "Pietra Splendente". Ho creato dei cilindri o meglio cartigli marmorei che hanno incisi sulla superficie i segni che presentano un linguaggio, il messaggio è uno solo:- il mondo vegetale, l'universo, come il genere umano devono vivere e non sopravvivere- .Questo è il mio atto creativo in grado di dare supporto alla capacità di creare, inventare un'attenta ricognizione del segno da cui scaturiscono nuove connessioni antropologiche, icone sospese che completano la geografia e la mappatura scultorea.

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Quale pensi sia il rapporto tra la figurazione e l'astrazione?

Franca Pisani

 

L'astrazione e la figurazione nascono da esigenze pittoriche e stilistiche completamente differenti per tempi e per tipo di ricerca. Inutile dire o affermare che l'una ha più ragione dell'altra di esistere, vanno viste e studiate solo e necessariamente come arte. Queste due forme d'arte sono solo apparentemente opposte, unite profondamente dalla necessità comunicativa. Ancora oggi si contrappone il genere figurativo da quello astratto, ponendo una enorme distanza e non comunicazione tra le due forme espressive. L'astrattismo è sempre stato presente nella storia dell'arte, non è stato introdotto nel novecento, ma è solo grazie ad un cambiamento di atteggiamento nei confronti delle forme astratte che esso si è guadagnato spazio come genere artistico al pari di quello figurativo. Questi due generi all'apparenza polari, sono uniti profondamente dalla necessità comunicativa. elemento comune. Ma credo fortemente che l'emozione, la sensazione, la sensibilità altra, ci uniscano tutti all'arte, il cui scopo principe è quello di arrivare direttamente al cuore come la musica, la poesia e la letteratura.

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Cosa vuole comunicare agli osservatori tramite le sue opere?

Franca Pisani

 

Io chiedo che le mie opere, possano emozionare e allo stesso tempo dare qualcosa di bello e di grande a chi le osserva. Portare il fruitore almeno ad interessarsi della storia dell'arte. La rivelazione alchemica della pittura-scrittura-segnica è l'evento originale che esprime il doppio volto di una esperienza estetica vissuta da un lato come sorridente apertura alla bellezza e dall'altro come insondabile magia creativa. La nostalgia di un codice linguistico, di una verità da evocare a livello percettivo , prima di ogni manipolazione culturale, è il contenuto principale della mia esperienza d'artista. La dimensione verbale è una caratteristica del mio lavoro dagli anni settanta, quando in pieno clima di ricerche concettuali, ero tra le pochissime operatrici visive a misurarsi con la relazione tra spazio, immagine, parola, segno, significante. Ma credo fortemente che l'emozione, la sensazione, la sensibilità altra, ci uniscano tutti per un approccio che appartiene all'inizio del mondo.

 

 

 

La mostra è finita, grazie per la visione!