La mostra personale online di Brigitta Rossetti "La Recherche" è organizzata dal Gruppo DoBe e il Centro Sino Italiano di Design, in collaborazione con il Comune di Firenze, il Quartiere 4 del Comune di Firenze, lo Shanghai Promotion Center for City of Design, e la Shanghai International Culture Association, avendo il supporto tecnico VR dal He Chao Arts & Culture, si inaugura alle 12:00 del 18 giugno 2021.
Il vero viaggio di scopertanon consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi
—— Marcel Proust
La Recherche di Brigitta Rossetti, per dirla con lo scrittore francese Marcel Proust, è legata alla potenza espressiva delle sue originali e complesse trame e alle minuziose descrizioni dei processi interiori legati al ricordo, al sentimento umano e al proscenio su cui tutto avviene; la sua Recherche, infatti, è un viaggio metaforico che si insinua nel tempo e nella memoria e che si snoda agile all'interno di una struttura sintattica composta essenzialmente da una grazia clemente e da stratificazioni veementi, la cui trama si concentra a grandi linee su un io narrante, il quale richiede fortemente da un lato una grandissima capacità analitica e dall’altro l’esaltazione delle forme intuitive di conoscenza del mondo e di interiorità dell’essere umano.
Mediante l'utilizzo di smalti, acrilici, carte assorbenti, tessuti, tecniche miste e di integrazione di materiali di diversa natura, tra gli altri, sia nelle opere pittoriche sia in quelle installative, Rossetti è alla continua ricerca di un equilibrio tra figurazione ed astrazione, crocevia creativo in cui l'artista stessa si regala la possibilità di approfondire la definizione di spazio e il rapporto che intercorre tra il medesimo e l’opera d’arte. Si tratta di una creatività artistica di matrice allegoricamente odeporica, in cui coabitano una certa oggettività razionale, cosmopolita, naturalistica e antropocentrica, e una maggiore emotività e soggettività dei moti dell'animo.
——Domenico de Chirico
Critico d'arte, Curatore indipendente
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Brigitta Rossetti nasce a Piacenza nel 1974. Si laurea in Lettere Moderne all’Università di Pavia e si specializza in comunicazione digitale conseguendo il Mem al Politecnico di Milano. Il mondo delle lettere, il verso essenziale, l’epigramma, I frammenti lirici, la letteratura futurista, hanno contribuito alla sua formazione. Scrittrice di poesie in versi liberi, ha ottenuto riscontri da parte della critica; coautrice del libro Investire in Cina, ha curato le premesse culturali che riguardano l’avvicinamento tra oriente e occidente, nel 2006.
Nel 2001 Brigitta Rossetti trascorre un anno a Londra, dove assorbe influssi punk, insieme alle suggestioni romantiche dei paesaggi di William Turner, respirando l’arte nell’atmosfera frizzante della city. Successivamente un incontro illuminante, conosce Maria Luisa De Romans (1920-2018), artista giramondo, amica di Andy Wahrol, protagonista dell’espressionismo astratto degli anni 1960/70, collaborando alla realizzazione di un archivio di documenti ed immagini pittoriche dell’artista e con la scultrice tedesca Asta Gröting, all’Internazionale Akademie Fur Bildende Kunst di Salisburgo, dal 2007 al 2011.
L’artista consolida un approccio internazionale all’arte, ed è in questi luoghi di apertura alla contemporaneità che sviluppa la propensione all’uso delle tecniche miste e all’integrazione di materiali di diversa natura nelle opere pittoriche e nelle installazioni. Sono anni intensi di ricerca di un equilibrio tra figurazione ed astrazione, in cui l’artista approfondisce la definizione dello spazio e il rapporto tra il medesimo e l’opera d’arte.
Tutto inizia da paesaggi strappati, che rincorro attraverso quei viaggi in treno.
Noi come animali famelici che abbiamo bisogno di vedere le cose che passano veloci attraverso il finestrino, sapere che c'è qualcosa dopo di noi, voler toccare le mani, accarezzare le immagini.
acrilico su tela pigmenti e tecnica mista
Nel corso del viaggio mi fermo all'improvviso e mi accorgo che si sono cespugli neri fragili come i miei pensieri che cadono, meglio non toccarli.
Proseguo e incontro una forma conica rovesciata con tanti solchi imperssi, forse impronte di animali, tracce, la vita che freme nei boschi della montagna. Dove?
tela su tela, acrilico, pastelli a olio
20x25, 2021
acrilico su tela pigmenti e tecnica mista
A una persa primavera che ritorna all'improvviso, nella pioggia profumata che scorre sulle foglie e sui petali schiacciati, all'isola verde Hope dove finalmente ci si può fermare e costruire una storia.
Sono migrante.
il sole cade sul mio viso e tutto si sbianca ci sono solo poche macchie di colore sulla tela, il resto non si vede.
acrilico su tela pigmenti e tecnica mista
acrilico su tela, inserti di tessuti, tecnica mista, (opera selezionata da Andrea Castrignano )
Partorire.
I cespugli così neri prima, appaiono ora in lontananza, e un tweet, Red/syntetic/pollen/parto/rire/asciuga capelli/ phone, leggo messaggi aderenti al mio present continuos.
Gli stivali di Peter Pan abbandonati in una stradina nel bosco, rivolti all'indietro, mi portano nella direzione opposta, al contempo trascinandomi furiosamente sopra e sotto, a destra e a sinistra come una macchina del tempo impazzita.
tela su tela, acrilico, pastelli a olio
acrilico su tela pigmenti e tecnica mista
antichi aratri manuali, pelliccia sintetica e scampoli di pelliccia animale, collage di parole tratte da riviste contemporanee, tessuto, pigmenti, acrilico
opera finalista Rospigliosi Art Prize
The sun is grey e un gatto è immobile, dipingo sulla tela non preparata fino a tardi, fino a che è notte fonda e non vedo, mi perdo, cado, rotolo nel fango, rotolo nel fango, rotolo nel fango rotolo nel fango.
Però una mattina stordita al risveglio, vedo tanti omini, come puntini dirigersi verso di me, hanno creste verdi colorate e la loro marcia porta in serbo sorprese, sorrisi e pianti, come una liberazione.
The sun is grey e un gatto immobile
tela su tela, acrilico, pastelli a olio
Black on the canvas not prepared yet
tela su tela, acrilico, pastelli a olio
acrilico su tela pigmenti e tecnica mista, (opera finalista Artright Prize)
Punk revolution, (front and back)
assi in legno, acrilico, tessuto a righe, specchi, pennarelli, ritagli di riviste contemporanee
Arrivo prima del Futuro, in un luogo dove ci sono tanti pesci e l'acqua che scorre e una valigia pronta per partire. Mi accorgo e prego.
Fiori rossi e verdi cadono su di me, ora mi trovo nel prato n.6 e mi addormento.
dittico, acrilico su tela e tecnica mista, valigia arrugginita porta utensili
acrilico su tela pigmenti e tecnica mista
acrilico su tela pigmenti e tecnica mista (opera finalista Arte Laguna Prize)
Visionaria e poliedrica, Brigitta Rossetti nasce nella campagna piacentina dove tuttora vive e lavora, nel suo atelier che è stato ricavato da un vecchio fienile: mucche al pascolo, campi di grano, alberi secolari e manifestazioni cromatiche naturali sono solo alcuni degli elementi peculiari che costituiscono lo scenario prolifico in cui tutto si genera.
L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, l’importanza sia degli elementi naturali sia di quelli magici, la poesia, l’incontro con l’assoluto, l'onirico, le descrizioni sugli aspetti sociali e storico-culturali dei luoghi visitati e delle genti incontrate, sono solo alcune delle tematiche a lei care, tanto da consentirle di parlarci di avventure, esplorazioni e scoperte, quasi sempre adornate da sfumature di carattere bucolico e paesaggistico dal sapore romanzesco, «per quelli di dovunque che però si sentivano abbastanza giovani per rimanere curiosi del mondo*».
——Domenico de Chirico
*Ryszard Kapuściński - «Polish chronicler of Third World Kapuscinski», in Reuters UK, 23 gennaio 2007
中意设计交流中心
Sino Italian Design Exchange Center
Tra i luoghi in cui è stata, dove ha avuto il maggiore impatto sulla Sua arte e perché?
布里吉塔·罗塞蒂
Brigitta Rossetti
Il poter viaggiare in luoghi molto diversi l’uno dall’altro mi ha concesso un’apertura mentale e una libertà espressiva che contraddistinguono il mio lavoro. Ogni luogo visitato mi ha portato doni preziosi, dagli oggetti recuperati ai ricordi, come la mia permanenza a Londra, dove il contatto con l’arte era strettissimo ed è nato il primo amore per William Turner, in seguito il viaggio in Cina nel 2006, la consistenza del cielo di Pechino i colori e gli odori che entravano in me ad Hong Kong, la verticalità di Shanghai, tutte sensazioni che ho portato nelle mie opere .I workshop in Germania ed Austria, il paesaggio romantico e il sogno, l’incontro con due grandi maestri ShanZuo DaHuang Zhou Brothers, artisti cinesi viventi a Chicago.Poi gli Stati Uniti, il sogno americano, l’incontro con gli emergenti, gli open studio. E ancora Taiwan, le contraddizioni dell’isola, dove sono cresciuta tanto come artista.
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In che modo il Suo lavoro rappresenta il dialogo tra il linguaggio visivo e la Sua poesia?
布里吉塔·罗塞蒂
Brigitta Rossetti
Fin da adolescente tenevo taccuini in cui in parte scrivevo piccole poesie quotidiane e in parte macchiavo il foglio o facevo disegni. La pittura ha sempre rappresentato per me le sensazioni imminenti indescrivibili a parole. La parola invece un pensiero quotidiano, una poesia, un piccolo diario personale. Credo che questo mio modo di fare arte da bambina sia rimasto in me.
Un dipinto può essere rappresentazione anche poetica e la poesia divenire forma artistica espressiva.
Questa reciprocità è caratterizzante nel mio lavoro e porta a superare i confini e le barriere che solitamente si interpongo tra discipline diverse, anche nello stesso ambito e culturalemente tra le nazioni.
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Quale pensi sia il rapporto tra la figurazione e l'astrazione?
布里吉塔·罗塞蒂
Brigitta Rossetti
Penso che figurazione e astrazione nell’arte siano in continuo e reciproco scambio per esigenze di interiorità e formali. L’una non può esistere senza l’altra.
Focalizzarsi su un determinato soggetto e poi liberarsene fa parte del processo creativo.
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In che modo il Suo lavoro interpreta questa relazione?
布里吉塔·罗塞蒂
Brigitta Rossetti
La rappresentazione della natura è stata per lungo tempo ed è ancora centrale nel mio lavoro, un universo indecifrabile ricco di segni e simboli.
Poi sono uscita più volte dalle fitte siepi che mi avvolgevano per farmi rimanere, sono andata nelle strade, ho incontrato persone, dipinto, ho recuperato oggetti usati e sono entrata in una dimensione ancora più personale e autobiografica, fino a perdermi totalmente nelle opere astratte, Lost my self, dove sentimenti, paure, presente e pulsioni sembrano allontanare la forma che appare sfocata e distante ora nel mio lavoro. In primo piano la struttura e il colore, che si espande e che parla, ottenuto creando una seconda pelle alla tela, attraverso l’uso del pigmento e carta assorbente, bellezza o il suo opposto e fragilità.
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La sfumatura di pigmenti che usa ci rimanda la pittura tradizionale cinese. Perché predilige questo modo di rappresentazione?
布里吉塔·罗塞蒂
Brigitta Rossetti
L’uso dei pigmenti che utilizzo e le sfumature sono sempre in evoluzione. Sono passata dai monocromi, all’inserimento di pochi cromatismi sulla tela e velature, fino a un concerto di colori e sensazioni di matericità, per poi di nuovo restringere ed allargare la mia tavolozza e la sua consistenza. Il colore esprime di volta in volta il mio vissuto emotivo che va di pari passo all’osservazione fenomenica. La sfumatura per me è indefinizione, come la vita, di passaggio da uno stato ad un altro, da uno strato all’altro, evoluzione, impermanenza, filosofia, tra oriente e occidente!