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【Review】"Ritrovarsi nel Tempo" Mostra di Luca BrandiTime:2021-02-05

【Review】"Ritrovarsi nel Tempo" Mostra di Luca Brandi

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2021-02-05 12:00:00

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La mostra personale online di Luca Brandi "Ritrovarsi nel Tempo"  è organizzata dal Gruppo DoBe e il Centro Sino Italiano di Design, in collaborazione con il Comune di Firenze, il Quartiere 4 del Comune di Firenze, lo Shanghai Promotion Center for City of Design, e la Shanghai International Culture Association, avendo il supporto tecnico VR dal He Chao Arts & Culture, si inaugura alle 12:00 del 5 febbraio 2021.

 

 

 

 

Premessa

 

 

 

 

Luca Brandi appare fedele anche in questa mostra "Ritrovarsi nel tempo" alle scelte stilistiche maturate e confermate negli anni, ma prima ancora è, come sempre, fedele a sé stesso. Si potrebbe dire che Brandi non ha scoperto l’astratto nella storia dell’arte, nelle gallerie, negli studi dei colleghi ma l’ha inventato prima dentro di sé, e quel suo sentire originale si è poi affiatato e affiancato a una tradizione. 

 

Per questo la sua ricerca non si conclude con una sua adesione formale, una volta per tutte, a uno stile e a un approccio “ideologico”, ma è una continua ridiscussione, un rinnovato ritrovarsi in un dialogo interiore, espressivo e morale, e ogni volta risulta essere una sfida, una quiete di cavaliere perduto, a disposizione di ogni prova che, alla fine, è lui stesso a proporre dalla propria coscienza.

 

Così ora la storia, tra Medioevo e Rinascimento, entra nelle opere di Brandi attraverso sistemi riprodotti con la tecnica dello stencil: figure e figurazioni, forme, maschere e segnali. La sedimentazione storica potrebbe diventare inerte, stabilmente identificabile, pacificata e pacificante, ma in realtà trova il proprio senso nel contrasto con il fondo che ne viene contenuto e trattenuto. 

 

La passione che si coagula anche nella scelta dei materiali (vari tipi di Lino e carte di differente peso e grana), si confronta con forme marcate da antiche vicende storiche e, conservando in ogni passo la sua natura personale, documenta ancora una volta l’ansito di assoluto sprofondato nell’io.

 

 

——Domenico De Martino

Professore dell'Università di Pavia, Critico d'arte

 

 

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Presentazione dell'artista

 

Luca Brandi

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Luca Brandi nasce a Firenze nel 1961. Sin dall’età di 9 anni, aiuta il maestro Romolo Prati, a Firenze, nell’esecuzione di grandi rappresentazioni religiose su pannelli per le sacristie di alcune chiese; impara l’intelaiatura su pannello e la stratificazione della pittura nella preparazione dei fondi per le grandi opere.

 

Dal 1983 frequenta il pittore astratto Paolo Galletti, da lui impare le teorie sulla scomposizione della forma attraverso la pittura geometrica ed il colore. Nel 1985 tiene la prima personale presso la galleria Dada in provincia di Firenze. Seguono varie personali e collettive presso la Ken’s Art Gallery.

 

Dal 1990 al 2000, vive anni di ricerca introspettiva, visita musei di arte contemporanea negli Stati Uniti, in Inghilterra, Francia, Germania, studia i maestri classici dell’espressionismo astratto e Minimalista, fino ad arrivare al 2000 anno in cui comincia a lavorare su nuove opere basate sulla stratificazione dei colori, tuttora alla base del suo lavoro.

 

Nel 2007 viene pubblicato il primo libro con un importante raccolta di opere, dal 2000 in poi a cura di Giuliano Serafini. Partecipa a mostre personali con la galleria Immaginaria di Firenze e con la galleria La Corte. Nel dicembre 2008 è presente in una collettiva a Berlino. Nel maggio 2009 è la volta della sua personale a Wiesbaden, presso la Galerie Nero, un’opera è parte della collezione del museo della città ospitante. Nel 2010 prosegue con le personali a Firenze e Berlino. 

 

Nello stesso anno dona alcune opere al Centro Oncologico Fiorentino. Dal 2011 ad oggi sono state allestite mostre a Palazzo Rosso a Genova, alla galleria ZetaEffe, al museo di Lucca, alla Galleria Futura di Pietrasanta, e a Londra. Nel 2018 la mostra in occasione del Festival Dantesco a Ravenna. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.

 

 
 
 

 

 

Le opere dell'artista

 

 

 

 

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Abstract painting

Acrylic on linen

40x60x4.5cm, 2016

 

 

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The memory of you

Acrylic on wood board

45x60x2.5cm, 2016

 

 

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The vision

Acrylic on linen

45x60x4.5cm, 2018

 

 

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The perception of love 4

Acrylic on linen

45x60x4.5cm, 2018

 

 

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Just take me back home

Acrylic on canvas

50x70x4.5cm, 2018

 

 

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Love of my life

Acrylic on linen

80x100x4,5cm, 2020

 

 

Don’t fade away

Acrylic on linen

80x100x4.5cm, 2019

 

 

Just take me back in time 2

Acrylic on linen

80x100x4.5cm, 2020

 

 

You will find me everywhere

Acrylic on linen

90x150x4.5cm, 2018

 

 

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The shape of paradise

Acrylic on linen

100x150x4,5cm,2020

 

 

Little love of my life

Acrylic on linen

100x150x4.5cm, 2019

 

 

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The shape of the air

Acrylic on linen

100x150x4.5cm, 2020

 

 

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A memory of you X 

Acrylic pumice on linen

130x89x4.5, 2019

 

 

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Lost in the field of eternity

Acrylic on linen

150x150x4.5cm, 2019

 

 

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Nothing take me here

Acrylic on linen

180x120x4.5cm, 2019

 

 

 

 

Intervista dell'artista

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Da dove proviene la tua ispirazione creativa?

 

Luca Brandi

L’ispirazione inevitabilmente proviene dal mondo che mi circonda, con una particolare attenzione, a tutto ciò che è creativo, come l’arte antica e contemporanea, il design e l’architettura.

 

 

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Visto che Lei ha avuto un apprendistato molto tradizionale cioè impara e lavora nelle chiese dove c’erano tantissime grandi opere rinascimentali. E oggi invece prosegue una strada artistica di astrattismo, cosa ne pensa su la continuità della tradizione e l'innovazione?

 

Luca Brandi

L’appredistato è una sorta di necessità per capire le tecniche e trovare quella che più si addice alla ricerca di ogni singolo artista, il passaggio dal classico all’astratto è come una visione, che si fa’ sempre più chiara, dopo la figura il colore diventa sempre più imponente e la sostituisce con il movimento e la distribuzione del colore. L’innovazione comunque fa parte del mio passato e del mio futuro.

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Siamo curiosi della teoria di stratificazione dei colori, come la utilizza per creare le opere? 

 

Luca Brandi

Ho imparato da piccolo a stratificare il colore lavorando ai fondi delle icone, mi ha sempre affascinato la prepotenza del colore che poi si consuma con il tempo, dando all’opera ancora più fascino, ed ho cercato di riportare questo nelle mie opere attuali.

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Nelle sue opere si vedono una regolarità dei segni e forme geometriche e un’irregolarità realizzate dalle pennellate e i colori astratti e irregolari, cosa ne pensa del rapporto tra regolarità e irregolarità?

 

Luca Brandi

La mia pittura tenta di mescolare passato e presente attraverso il modo di distribuire il colore attraverso gesti, stencil, linee, forme astratte, nel modo più naturale e semplice possibile, creare un dipinto dove regolarità ed irregolarità si mescolano.

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Cosa vuole comunicare agli osservatori tramite le sue opere?  

 

Luca Brandi

Cerco di congelare i miei sentimenti e sensazioni nell’opera, creare dipinti in cui lo spettatore può aprirsi e vedere se stesso e comunicare con la propria anima.

 

 

 

 

La mostra è finita, grazie per la visione!