Logo

Location : Home > News > News tendency
【Review】“La Poetica” Mostra Online di Davide TitoTime:2021-01-15

【Review现场】佛美教授Davide Tito——“艺术思想”线上艺术展“La Poetica”Mostra Online

 

中意设计交流中心中意设计交流中心
2021-01-15 12:00:00

手机阅读

 

图片

 

Organizzata dal Dobe Group e il Centro Sino Italiano di Design e Associazione Si Giovani Artisti (ASGA), co-organizzata di House of Art & Artists la mostra online personale dell'artista Italiana Davide Tito "La Poetica" si inaugura alle 12:00 ore italiane il 15 gennaio proseguendo fino al 14 febbraio. La mostra ha avuto il supporto dal Comune di Firenze, Quartiere 4 Comune di Firenze,Shanghai Promotion Center for city of design e Shanghai International Culture Association, avendo il supporto tecnico VR dal He Chao Arts & Culture, curata da Yan Laichao.

 

 

Premessa

 

La Poetica

 

Il mio è un processo di ascolto e osservazione, scrutando e rubando a coloro di cui il mio lavoro si ciba, quell’atomo, che aiuta le mie opere a crescere nel grembo della mia ironica immaginazione. Una visione della leggerezza che scaturisce da un sorriso per arrivare dritta al sentimento.

Nascono così opere dagli aspetti diversi sia nella forma che nello stile, frutto di una ricerca interessata agli aspetti diversi dell’osservazione del mondo.

 

—— Davide Tito

 

 

 

 

 

 

clica sull'immagine 👇 per accedere allo showroom online VR

 

 

 

 

Artista e opere

 

Davide Tito

Docente di Anatomia Artistica  

Accademia di Belle Arti di Firenze

 

 

Nato ad Augusta (Sicilia) nel 1972, Davide Tito ha qualificato e specificato a materie Scultura ed Oreficeria. Studiava a Palermo l'Accademia di Belle Arti, ha ereditato dal suo Maestro Professore Salvatore Rizzuti.
 
1996 - 2009 ha lavorato come insegnante di Scultura in diversi Istituti d'Arte Siciliani. 
2010 è diventato professore ordinario di Anatomia Artistica per diverse Accademie di Belle Arti in Italia, iniziando a lavorare a Sassari e successivamente ad Urbino per poi trasferirsi da Carrara a Firenze
2014 - ora docente di Anatomia Artistica  Accademia di Belle Arti di Firenze

 

 

 
Mostre

 

  • 1995 Mostra di Scultura, Convento di Santa Venera a Castelbuono, Palermo

  • 1995 Mostra collettiva UNDER 25, Comune di Siracusa

  • 2000 “Terra e fuoco”, Fondazione Mazzullo, Taormina (Messina, Sicilia)

  • 2000 Mostra di Scultura “Le forme del sacro”, Siracusa

  • 2000/05 Rassegna di Mostre Collettive di Scultura sul tema della Natività (Il presepe di Natale tradizionalmente chiamato "Presepe" in lingua italiana), Fondazione Mazzullo, Taormina (Messina, Sicilia)

  • 2006/07  “Dalla terra al sogno”, Museo d'Arte della Ceramica di Montelupo Fiorentino, Firenze

  • 2006/07  “Tragodia” Ass. L’arco e la fonte, Parco Archeologico della Neapolis, Siracusa

  • 2007  "Zagara e Rais" a cura di Ilaria Mariotti, presso l'ex chiesa "Della Sciabica" a Ispica, Siracusa

  • 2007  “Appunti di viaggio”, Centro Congressi 'Marconi' di Alcamo, Trapani-Sicilia

  • 2008  “La visione negata”, Galleria d'arte contemporanea “Montevergini” Siracusa

  • 2009  “Tra visione e Ironia”, Palazzo del Seminario Vescovile di Trapani

  • 2009  "Zagara e Rais" "Arcipelaghi" presso l'ex chiesa "Della Sciabica" a Ispica, Siracusa

  • 2010 Diventa membro ufficiale dell'importante Collezione permanente di Arte Religiosa denominata “Collezione DiArt” del Seminario Vescovile di Trapani

  • 2010 Partecipazione al simposio e seminario internazionale di scultura all'aperto di Goyang

  • Scolpire una statua di granito, Corea del Sud

  • 2010 “Segni del Mare”, presso l'ex Convento “del Ritiro” a Siracusa

  • 2010 “Il corpo e la luce” presso l'ex Convento “del Ritiro” a Siracusa

  • 2011 Stabilisce una delle sue grandi opere d'arte in bronzo in un parco pubblico di Seul, in Corea del Sud

  • 2011 “E il Verbo si fece carne”, Galleria d'Arte Contemporanea “Montevergini”, Siracusa

  • 2013 Partecipazione al simposio internazionale di sculture all'aperto di Quingdao e Laboratorio di scultura di una statua di granito, Repubblica popolare cinese

  • 2013  "Epifania del Sacro, artisti d’oriente e d’occidente", Nobile contrada del Nicchio, Siena

  • 2014 "Lucis", Galleria d'Arte Contemporanea “Montevergini”, Siracusa

  • 2015 "La ciotola come metafora", Nobile contrada del Nicchio, Siena

  • 2015 Mostra personale di scultura, "Momenti in scatola", Comune, Fiesole, Firenze

  • 2016 Terre condivise, Nobile contrada del Nicchio, Siena

 

图片

Echi

Terracotta, resina acrilica, porporina

2017

Questa scultura incarna un po’ il tema della solitudine e della distanza, che ognuno ha vissuto nel proprio vissuto e come ciò abbia costretto tutti a prendere le dovute misure per poter continuare a mantenere i rapporti relazionali tra persone. Queste distanze pare inducano a trovare l’abitudine per un genere di ascolto fatto di lontani echi. 

 

 

Lui, It, Lei

polimer clay, legno, colore

2020

Questo trittico dalle dimensioni miniaturistiche e quasi ludiche, racconta di persone diverse che vestono gli abiti esposti nelle piccole vetrine. Uomini e donne dalle abitudini vestiarie differenti e fortemente personali, in forte contrasto con vetrina centrale dove l’idea di IMPERSONALITA’, o meglio della perdita di identità unisce il genere umano in una sola entità: It.

Uomini e donne inghiottiti all’interno di un tegumento salva vita, con una maschera per faccia priva di espressioni che ne falsa pure la voce, ingabbiati nei dispositivi per la protezione e la salvaguardia della propria salute e di quella degli altri.

 

 

Furbetto

Blister per pillole, polimer clay, pvc, colore, carta.

2020

In questa cornice in sottovuoto abitano piccole entità segregate a causa del lockdown, nel loro spazio vitale, ognuna colta col proprio umore del momento, tutte tranne una, che furbescamente tenta la fuga verso un’ambita ma vietata libertà.

 

 

Preparati anatomici

polymer clay, madreperla, ottone

Opera unica

21.2x1.5 cm, 2020

L’opera si ispira ai preparati in cera della collezione delle cere anatomiche del museo della Specola di Firenze. Il soggetto è un corpo suddiviso in parti slegate dal contesto, che raccontano di un’anatomia indagata al fine educativo. Le dimensioni ridotte delle singole parti è la particolarità che caratterizza un po' tutta l’opera, che in uno sfondo di madreperla, rimanda ai criteri espositivi di una cultura prima di tutto estetica.

 

 

Il condominio

legno, vernice

Opera unica

15x22x4 cm, 2020

Questa scatola in legno assembla elementi lignei riciclati, organizzandoli secondo un principio di lettura verticale. Le disparate forme evidenziano delle silhouette di alcune figure intente a svolgere delle azioni, ciascuna in uno spazio domestico personale. Un condominio in cui ognuno viene, in qualche modo sorpreso, nella propria intimità di tutti i giorni della propria quarantena.

 

 

图片

图片

“Bella di notte” e “Libertè, Fraternitè, Egalitè”  

Terracotta dipinta, porcellana, tessuto, piuma d’oca, filo di ferro, gadget torre Eiffel

Opera unica

18.5x26x7cm, 2017

Questa coppia di personaggi sono ispirati ad alcuni famosi simboli iconici parigini: la torre Eiffel, le ballerine sensuali del Molin Rouge e il fragrante croissant. L’ironia che contraddistingue la raffigurazione, stravolge le forme tutte delle figure, rendendo grave e goffa la donna di certo improbabile a danzare sul palco del night, dove però sfoggia con dignità la propria fisicità pinguemente adagiata sul cornetto. L’uomo dai tratti orientali nascosto sotto una bianca parrucca inforca degli occhiali rilassandosi sdraiato sul croissant; solleva di peso il souvenir classico della città, come a lanciare un avvertimento di deciso interesse verso la conquista artistica e culinaria della città.

 

 

图片

La Mole

Terracotta e legno patinati con grafite

Opera unica

40,5x10x10 cm, 2017

La Mole è come un uomo vittorioso, un vero trofeo alla consapevolezza di sé. Si erge impavido sul piedistallo del giudizio scaturito dagli occhi della gente sulla mole della sua pesante fisicità.

 

 

图片

Uomo Sdraiato

Resina effetto bachelite

Opera a tiratura limitata (1/10)

21x14x14 cm, 2009  

Piccola opera realizzata per un simposio internazionale di scultura eseguita in Corea del sud in scala reale 200 cm e una seconda versione in bronzo collocata in un giardino di Seul. È una figura sdraiata rappresentata con forme assolutamente essenziali che lasciano spazio naturale solo alle forme anatomiche della testa, mani e piedi.

 

 

图片

Autoritratto con camici e boxer

Resina di legno, pastelli, vernice, cornice in legno 

Opera unica

2018

 

Autoritratto con boxer 

Resina di legno, pastelli, vernice, cornice in legno  

Opera unica

39x49x5 cm, 2018

Autoritratti insoliti che celano l'identità fisica dell'artista, che sceglie di volersi rivelare, attraverso il modellato sottile dei propri indumenti. Dai più intimi a quelli più superficiali, entrambe le opere in mostra nascono con l'ironico intento, di descrivere un aspetto della mia persona attraverso l'idea che può scaturire, osservando la bizzarra composizione delle formelle a rilievo di indumenti personali. Uno scherzo innocuo e divertente, che dispensa lo spettatore da qualsiasi tipo di coinvolgimento sia psicologico ché sentimentale, una sorta di vetrina in cui, questa volta, sono i capi personali a dire e a mette a "nudo" il soggetto.

 

 

Ritrovamenti

Frottage plastico su carta da incisione, grafite, olio vegetale

 Opera unica

21,5x29,5 cm, 2019

 

 

Memorie 

Riproduzione fittile della moneta del decadramma di Siracusa con immagine di Aretusa, carta, carta velina, supporto di cartone.

Opera unica

21,5x29,5 cm, 2019

Le due opere presentate girano attorno al tema dei ritrovamenti archeologici avvenuti nella Magna Grecia, in particolar modo nella capitale proprio di questa grande colonia greca italiana, che è Siracusa. Posta sulle rive del mar Ionio della ridente Trinacria (nome antico della Sicilia) proprio di fronte alle coste greche, Siracusa è una città che in qualche modo, rappresenta lo scrigno di molte memorie che i coloni greci hanno voluto lasciare ai posteri che ancora oggi la abitano.

In ognuna delle opere anche se in forme diverse, campeggia l’immagine di Aretusa, che proprio nella fonte d’acqua dolce che prende il suo nome, prende vita il mito greco di Alfeo e Aretusa menzionata da personaggi come: Cicerone, Ovidio, Pindaro. Il volto di Aretusa rappresenta il filo conduttore delle tre opere, appare nella prima con il titolo: “Ritrovamenti”, è un frottage plastico che ricorda un gruzzolo di monete e tesori come sparsi sul foglio che le raccoglie, anche in questo caso l’effige di Aretusa avanza come messo a fuoco risaltando nella composizione.

Proprio perché fortemente legato ad una cultura di bellezza e perfezione estetica, in queste tre opere ho voluto far omaggio alla mia città d’origine e ai suoi tesori artistici e culturali. 

In “Memorie”, seconda opera presentata, la visione passa decisamente in sordina, il velo trasparente che rende sfocata la visione di tutta l’opera, lascia intravedere la moneta fittile siracusana del Decadramma, come se in procinto di essere custodita lì dove l’umanità tutta potrà attingere al suo fascino.

 

 

Intervista

 

 

Il curatore

 

图片

Yan Laichao

Artista cinese, curatore, laureato all'Accademia di Belle Arti di Firenze, segretario generale dell'Associazione per lo Sviluppo e la Comunicazione Interculturali, vive in Italia.

 

Cura ed esecuzione delle mostre:

2013, curatore della mostra Canal Grand Canal, parte degli eventi collaterali della 55a Biennale di Venezia, Galleria d'arte della Chiesa di Venezia, Venezia, Italia

2014, curatore della mostra personale di Zhang Yanzi Adesivi Antidolorifici, Settimana della cultura cinese e italiana a Napoli, Pam Art Museum, Napoli, Italia

2015, curatore della mostra personale di Jiang Heng The Gate to Hell, 56a Biennale di Venezia, Venezia e Museo d'Arte Contemporanea di Genova, Genova, Italia

2015, curatore dell’Esibizione Speciale degli Anni Luce, Teatro di pittura cinese, 56a Biennale di Venezia, Museo del Teatro di Pittura Venezia, Italia

2016, curatore del padiglione cinese, 12a Paratissima Art Fair, Sala Mostre d'Arte di Torino, Italia

2018, curatore esecutivo della China Graphic Exhibition, Museo Bellini, Firenze, Italia

2019 curatore della mostra di scambio d'arte Cina-Italia All Roads, Changsha, Cina

 

 

 

鄢来超Yan Laochao
 

Qual è la fonte di ispirazione per il suo lavoro in questa mostra online?

Davide Tito

La mia fonte d'ispirazione per questa mostra on-line nasce fondamentalmente dal bisogno di tornare ad una idea di libertà e spensieratezza, che non hanno lo stesso sapore ormai da tempo. La reclusione domestica, la distanza dagli affetti più cari, l'interruzione del lavoro, sono state causa di un malessere che in maniera diversa, hanno inciso e condizionato la mia scelta creativa di questo periodo. 

 

 

鄢来超Yan Laochao
 

Come interpreti il rapporto tra arte e vita?

Davide Tito

È dall'esperienza del quotidiano che attingo principalmente alle mie idee. Il momento estetico, quello più creativo, per intendersi, avviene avviene sempre per caso o quando non me lo aspetto: da un profumo, una parola, un gesto, una notizia sentita alla radio o da qualsiasi altro imput, provocano nella mia mente un'immagine improvvisa immobile per farsi ammirare, corredata di ogni minimo particolare, che dialoga svelando ogni suo profilo istallata in un contesto ben preciso. Il solo compito è quello di dare vita e concretezza al sogno.

 

 

鄢来超Yan Laochao
 

Che tipo di rapporto pensi che le persone e l'arte dovrebbero stabilire?

 

Davide Tito

L'arte è come una finestra, una lente di ingrandimento, un passaggio segreto, che conduce chi vi si approccia, verso mondi singolari e inesplorati, in altri occasioni rivelando vesti nuove di una realtà alternativa più facile e istintiva, alle esperienze di ciascuno. 

 

La possibilità di vivere un momento di distacco dalla realtà circostante, un modo per sognare, riflettere o vivere con spensieratezza anche momenti storici come il nostro, in cui il virus è sempre in agguato. 

 

 

鄢来超Yan Laochao
 

Secondo lei, nel contesto dell'epidemia globale, come può l'arte aiutare l'umanità a superare meglio l'impatto dell'epidemia?

Davide Tito

La pandemia ha solo portato dolore, divisione e povertà, come già dicevo, l'Arte è uno strumento che può servire a migliorare la condizione di chi ne subisce, in senso positivo, l'aura che essa emana. 

 

Nei sui diversi linguaggi può catturare, far riflettere, rasserenare fino a smuovere le corde più intime e profonde di ciascuno, come in altri casi catturare il sorriso e la voluta spensieratezza stuzzicato nell'osservatore. L'arte è terapeutica, l'energia che non smette di fluire dal suo interno, può davvero essere un tocca sana, fino a mitigare l'animo da sgradevoli angosce e sensazioni. 

 

 

鄢来超Yan Laochao
 

Quali sono i suoi prossimi progetti?

 

Davide Tito

Attualmente, il mio lavoro è assai variegato nei temi che nei modi espressivi. Di certo un tema ricco di spunti è proprio quello degli effetti  situazioni pandemiche del virus COVID 19. Mentre da una parte registra con schiettezza gli effetti tangibili, dall'altra parte trova sempre soluzioni narrative che sconfinato nella: ironia, giocosità come anche nella rappresentazione miniaturistica. 

 

In un'opera in particolare, sfiorando il mondo delle bambole, viene introdotta la figura dell' IMPERSONALE, dove il genere maschile e femminile perdono i loro caratteri e divenendo, quello che gli inglesi definiscono con la parola IT, la "cosa". Una perdita d'identità vera e propria, dove uomini e donne che accorrono in aiuto dell'intera umanità scafandrati e ricoperti in ogni loro parte del corpo, diventano chiunque poiché sparite, o meglio inghiottire al di sotto dei dispositivi per la protezione e salvaguardia personale. 

 

La mia intenzione è spesso quella di poter trasmettere nel prossimo immagini chiare con sensazioni piacevoli al seguito. Un'occasione per godersi un momento di pausa dai propri pensieri e preoccupazioni, trovando dove possibile, anche un fugace attimo per un sorriso liberatorio. 

 

 

 

 

 

 

 

La mostra è finita, grazie per la visione!