Review |Mostra online "Il peso del fumo - 0,4375 grammi" dell´artista italiano Lelio AielloTime:2025-09-29
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La mostra online "Il peso del fumo - 0,4375 grammi" dell'artista italiano Lelio Aiello, organizzata da DoBe Italia, Centro Sino Italiano di Design e Associazione per lo Sviluppo degli Scambi Culturali Internazionali (CCCDA), con il patrocinio del Comune di Firenze e il supporto dello Shanghai Promotion Center for City of Design e della Shanghai International Culture Association, è stata inaugurata alle ore 12:00 (ora italiana) del 29 settembre 2025.
Il peso del fumo - 0,4375 grammi
Lelio Aiello, con la sua pittura, esplora il confine sottile tra presenza e assenza, mettendo in discussione gli stessi principi della rappresentazione. Le sue grandi carte presentano ritratti in cui il soggetto appare precario, labile, destinato a un lento declino imposto da uno stato continuo di dissolvenza. Nelle sue opere, le figure non si impongono mai con chiarezza ma affiorano come apparizioni fragili, tracce logore che sembrano emergere da un archivio interiore, opaco e sfuggente. La sua ricerca sull’identità e sulla rappresentazione passa attraverso l’apparente fragilità della materia, la carta, e l’instabilità del soggetto dipinto: ogni quadro è un esercizio di equilibrio, dove l’immagine si fa e si disfa sotto i nostri occhi. Per accentuare questa percezione di provvisorietà sperimenta materiali non convenzionali, spesso effimeri, come la cenere di sigaretta, che per lui diventa un ulteriore elemento su cui costruire la narrazione. Il fumo è il segno di un gesto quotidiano e solitario, ma è anche una presenza che si rivela nella sua traccia residua, nella cenere che sulla carta si trasforma in pigmento. Quando la raccoglie e la fissa nelle sue opere, questa non è più solo uno scarto ma un piccolo pezzo di tempo e di vita che si aggiunge al racconto del soggetto. Rileggendo Georges Didi-Huberman,¹ materiali come la polvere o la cenere sono legati alla memoria e a ciò che sta al limite del visibile e Aiello riesce a trasformare questa fragilità in una forza creativa sorprendente. La scelta sistematica del bianco e nero, dunque, non è solo una questione di stile, ma una presa di posizione: il colore viene bandito per lasciare spazio a una dimensione mentale, quasi sospesa. In questo spazio rarefatto, la pittura si fa documento impoverito, una reliquia visiva che ha perso la sua aura, testimone muto di un’identità ormai dissolta. Spesso ricorre all’osservazione dell’immagine mediata da una sua riproduzione per fotocopia: questa procedura permette di confrontarsi con una superficie più appiattita, in cui la profondità si attenua e l’intensità emotiva del soggetto si spegne, lasciando emergere solo sagome sgranate, volti anonimi che non sono più ritratti, ma presenze condivise nell’assenza. Così, la sua pittura diventa un esercizio di sospensione in cui il volto non racconta più una storia personale - che non si eclissa mai definitivamente - ma si fa simbolo di una memoria collettiva, fragile e sfuggente, che ci riguarda tutti. L’artista, ricordandoci che non ricerca il confronto con il medium pittorico, ci invita a portare l’attenzione su ciò che resta dell’immagine quando tutto il resto svanisce. L’iperrealismo è mezzo per spersonalizzare il gesto e portare l’azione pittorica a un livello di puro pensiero. Le opere di Aiello sono come “pittura senza pittura”: non puntano alla grandiosità ma alla fragilità, alla sparizione. Il corpus di opere su carta è accompagnato da un video in cui fumo e cenere tornano protagonisti. Restiamo immobili, rapiti dalla lentezza con cui il tabacco si dissolve nell’aria, lasciando dietro di sé solo un residuo, una traccia di fumo che svanisce rapidamente. Questo gesto diventa una nuova potente metafora della memoria e dell’immagine che lentamente si cancella e che non si limita a rappresentare la fragilità della memoria e dell’identità, ma ci invita a fermarci in quell’intervallo tra ciò che appare e ciò che si dissolve. Assistiamo a un accadimento restando in silenzio, quasi trattenendo il respiro, come ospiti non invitati in uno spazio che non ci appartiene. È una condizione liminale, in cui lo sguardo si fa discreto, quasi colpevole. Come sottolinea Jean-Luc Nancy, «l’intrusione è ciò che ci spinge a pensare la presenza non come pienezza, ma come apertura, come spazio in cui qualcosa può sempre mancare».² Il filosofo francese osserva come l’intrusione non sia tanto un’irruzione violenta, quanto l’occasione per ripensare la presenza non più come totalità, ma come varco, come soglia da cui qualcosa può sempre ritirarsi. Ed è proprio in questa sospensione — nell’accoglienza dell’assenza, nella consapevolezza della traccia come unica testimonianza — che si radica la forza poetica e concettuale dell’opera di Aiello.
¹ Didi-Huberman, La somiglianza per contatto. Archeologia, anacronismo e modernità dell’impronta, Bollati Boringhieri 1999.
² Jean-Luc Nancy, L’intruso, Cronopio, 2000, p. 17.
——Testo critico di Leonardo Regano
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Giacomo
Cenere di sigaretta su carta montata su tela
120 × 160 cm, 2025
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Pietro
Cenere di sigaretta su carta montata su tela
110 × 160 cm, 2018
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Max
Cenere di sigaretta su carta montata su tela
110 × 160 cm, 2018
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Alex
Cenere di sigaretta su carta montata su tela
120 × 150 cm, 2025
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Pope
Cenere di sigaretta su carta montata su tavola di legno
100 × 65 cm, 2025
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Senza titolo
Cenere di sigaretta su carta montata su tavola di legno
70 × 100 cm, 2025
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Guido
Cenere di sigaretta su carta montata su tavola di legno
50 × 70 cm, 2025
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Doppio sguardo (guanto)
Cenere di sigaretta su carta e stampa Inkjet montata su tavola di legno
100 × 135 cm, 2018
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Doppio sguardo (polaroid)
Cenere di sigaretta su carta e stampa Inkjet montata su tavola di legno
100 × 135 cm, 2018
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Doppio sguardo (barattolo)
Cenere di sigaretta su carta e stampa Inkjet montata su tavola di legno
100 × 135 cm, 2018
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Doppio sguardo(il mio cellurare)
Cenere di sigaretta su carta montata su tavola di legno
100 × 135 cm, 2018
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Senza titolo(il mio tablet)
Cenere di sigaretta su carta montata su tavola di legno
70 × 100 cm, 2023
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Senza titolo
Cenere di sigaretta su carta montata su tavola di legno
64 × 95 cm, 2018
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Simile a cosa
Cenere di sigaretta e caolino su carta montata su tavola di legno
50 × 70 cm, 2025
Crediti fotografie :Marco Rambaldi
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Lelio Aiello
Artista
Nato Montalto Uffugo (CS), Italia, 1960 - vive e lavora a Bologna.
Artista e ricercatore indipendente, si diploma nel 1984 in pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 2003, promuove sperimentazioni artistiche in sintonia con la cultura contemporanea, realizzando progetti espositivi sia in Italia che all'estero, oltre a workshop e seminari con artisti italiani e internazionali. Tra il 1986 e il 1995 vive a Colonia, in Germania, dove collabora con un gruppo di design e artisti visivi, partecipando a numerose mostre personali e collettive. Dal 1998 al 2004, è assistente di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Catania, Catanzaro e Milano. Attualmente ricopre la cattedra di Pittura per il triennio ed è coordinatore del corso di pittura di primo e secondo livello all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Dal 2007, oltre alla sua carriera di artista, si dedica anche alla curatela, collaborando con diverse istituzioni pubbliche e private. Tra queste, figurano l'Accademia di Belle Arti di Bologna, il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, la Cineteca di Bologna, l'associazione culturale XING di Bologna, la galleria no profit Localedue di Bologna, la Galleria P420 di Bologna, Gallleria più di Bologna, LABS gallery di Bologna, il Museo Marino Marini di Firenze, Villa Romana di Firenze e Care/of di Milano.
La sua attività di curatore si focalizza principalmente sulla formazione dei giovani artisti, attraverso la realizzazione di laboratori e seminari condotti da artisti di rilevanza internazionale, tra cui Francesco Arena (Italia), Bianco Valente (Italia), Giulia Cenci (Italia), John Duncan (USA), Paolo Icaro (Italia), Brandon Labelle (USA), Liliana Moro (Italia), Marcello Maloberti (Italia), Cesare Pietroiusti (Italia), Reynold Reynolds (USA), Luigi Presicce (Italia), Franco Vaccari (Italia), Carl Michael Von Hausswolff (Svezia), Thomas Kilpper (Germania) e Kinkaleri (Italia).
Pubblicazioni
- Allineamenti - Zeitgenössische italienische Kunst, a cura di Lelio Aiello e Sergio Risaliti, edito da M&M Maschietto editore, Firenze, 2005.
- Alfabeto esteso - Catalogo della mostra di Bianco Valente*, a cura di Roberto Caldura, con intervista di Lelio Aiello agli artisti, edito da Galleria Contemporaneo, Venezia, 2008.
- Ren.con.tre_2007/2017 - Tracce libere di un seminario, a cura di Lelio Aiello, edito da Corraini Edizioni, Mantova, 2019.
- Il libro delle immagini, a cura di Bianco Valente, con testo di Lelio Aiello e altri autori, edito da postmediabooks, 2020