Review|Mostra Collettiva Online "LIGHTSCAPES BEYOND THE FRAME"Time:2025-08-15
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La mostra d'arte collettiva online "LIGHTSCAPES BEYOND THE FRAME", organizzata da DoBe Italia, Centro Sino Italiano di Design, Associazione per lo Sviluppo degli Scambi Culturali Internazionali (CCCDA) e Quadruslight, con il patrocinio del Comune di Firenze e il supporto dello Shanghai Promotion Center for City of Design e della Shanghai International Culture Association, è stata inaugurata alle ore 12:00 (ora italiana) del 15 agosto 2025. La mostra è curata dal curatore italiano Fortunato D'Amico, con la partecipazione di quattro artisti italiani: Francesco Allegretti, Giacomo Vanetti, Roberto Covi e Roberto Polillo.
LIGHTSCAPES BEYOND THE FRAME
Fortunato D’Amico
Lightscapes. Beyond The Frame è una mostra fotografica che riunisce le ricerche di quattro fotografi italiani. Francesco Allegretti, Giacomo Vanetti, Roberto Covi e Roberto Polillo. È una narrazione visiva che attraversa i territori urbani illuminati dall’aura artificiale e da quella naturale, le lande incandescenti dei crateri, e le soglie architettoniche degli spazi della memoria del passato e quella dell’imminente futuro. Le opere, stampate su telo irradiante e retroilluminate a LED, amplificano il potere della luce come materia attiva dell’immagine e dell’immaginario. Ogni fotografia pulsa, vibra, abita una soglia tra percezione e sogno e scorre veloce fluttuando nell’universo onirico del contemporaneo. I nuovi scenari urbani aprono i campi sensibili di visioni inattese, dove l’architettura è protagonista anche nelle ore serali, ridisegna lo skyline, il paesaggio condiviso di comunità sempre più eterogenee, proiettando forme, volumi e tensioni che sfuggono alla geometria ordinaria. I contorni si dissolvono, si moltiplicano, si trasfigurano in un'architettura percettiva e mutevole. Le città, i paesaggi, i luoghi attraversati non sono mai documentari, ma emersioni visive di una geografia interiore. Oltre il fotogramma si estende in uno spazio altro, mentale, emotivo, liquido, che coinvolge lo spettatore in un’esperienza immersiva.
Quattro linguaggi, quattro direzioni, di un nomadismo che esplora ciò che si rivela quando l’immagine si stacca dai limiti della cornice e diventa totalizzante e sensoriale.
Curatore
Fortunato D’Amico
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Fortunato D'Amico è un curatore d'arte indipendente, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, dove ha studiato arte contemporanea con Germano Celant. Si è laureato con Ernesto d'Alfonso con una tesi sui linguaggi simbolici barocchi derivati dall'uso dell'astronomia e della mitologia. Ha insegnato design e architettura al Politecnico di Torino e di Milano, dove tuttora ricopre incarichi nei corsi di architettura. Ha tenuto numerosi workshop e conferenze presso università straniere ed è promotore di progetti artistici multidisciplinari in ambito progettuale, scientifico, antropologico, sociale e ambientale. È tra gli organizzatori e promotori del Premio Internazionale di Architettura Dedalo Minosse e del Vergilius d'Oro di Mantova, manifestazione dedicata alla multidisciplinarietà dell'architettura e dell'arte. È stato curatore del MaCS Mazda Contemporary Space di Milano. Ha realizzato mostre e installazioni presso istituzioni culturali e artistiche straniere. E’ stato il curatore nel 2010 dell’evento Culture Nature (arti e architettura) collaterale della XII° Biennale di Architettura di Venezia, tenutasi allo Spazio Tethis, presso l’Arsenale. Dal 2010 al 2018 ha curato per la lastampa.it il blog Cultura Natura. Dal 2013 al 2018 è stato curatore della mostra Natura ConTemporanea, presso la G.A.M. Galleria d'Arte Moderna del Museo di Genova Nervi. Nel 2018 ha realizzato il ciclo di 10 incontri, dal titolo Il lungo ’68 dell’Arte, presso il Polo del ‘900 a Torino. Nel 2021 è stato direttore artistico e scientifico della mostra Eternal Feminine | Eternal Change al Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso, evento della XIII° Florence Biennale. Ha scritto, diretto, presentato, programmi televisivi dedicati al mondo dell'arte, come l'Archibalena e I Talenti, in onda sulle reti Sky. Scrive cataloghi e saggi per diverse case editrici. È uno dei curatori della Fondazione Pistoletto-Cittadellarte. È l'attuale presidente di Pensare Globalmente Agire Localmente, un'associazione no-profit con finalità civiche e di utilità sociale, nata per promuovere l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, un piano d'azione concordato e firmato a Parigi nel 2015 da 193 Stati, che si sviluppa attraverso 17 obiettivi interdisciplinari da raggiungere entro il 2030.
Artista
Francesco Allegretti
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Graphic designer & art director, giornalista professionista, fotografo, artista, video director.
Studia arte all’Accademia d’Arte di Monza e si specializza alla Scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano.
EDITORIALI:
FQ、COLE、BW;
Condé Nast:GQ、Vanity Fair;
RCS / Corriere della Sera:MAX,OK Salute、Fit for Fun;
Mondadori:Panorama、Grazia;
Cairo Editore:Airone、Natural Style、Gardenia;
Class Editori:Class Magazine
CAMPAIGNS:
ARMANDO TESTA agency、ADIDAS、ADRIANA GUELFI jewels、ALCOP、ALPI Wood by Design、ALTROCONSUMO、ALESSANDRA GOVERNA MAISON、ALUTRADE、ANFIMA-RECYCLES、APEX、AQUADIMANCORA AUSTRALIAN、BONOLDI bags、BOTONDI MAISON、BREIL、BREAKOVEN、CAMICISSIMA、CLASS TV、CLASS ADV、CRESSI SUB、CS PIUMINI、DAINESE、DATA OFFICINE、ECLIPSE EYEWEAR、EMPORIO ADV agency、EUROITALIA、FARO、FASHION EDIZIONI、FRANCESCA FOSSATI MAISON、FRANZOSI ASSOCIATI、GAGA’、HUMMOK、IAM gallery、INDUSTRIA FOOD FLORENCE、KEY-ADV agency、LANCIA AUTO、LES COPAINS、LEALITY SWISS、LEVIS ITALY、LIVING DIVANI、MADRAS tendaggi、MELANIA SHOES、NANNI MAISON、NERVESA、OXS SHOES、PAUL&SHARK、PAKERSON、PAMBIANCO agency、PARINI ASSOCIATI、PUBLILINK、RIFLE、RIGA RESTAURANT & MORE、SEVEN CAPITAL、SEVEN jeans L.A.、SKY TV、TWISTER、SARTORIE VANNI Firenze 1818、SONY MUSIC、TIMBERLAND、VERGELIO、VERRI MAISON、WARNER MUSIC ITALY、WELFARE INSIEME、ZIPPO bags等。
PORTRAITS:
FRANCESCO FAVINO、TIZIANO FERRO、SKIN SKUNK ANANSIE、EROS RAMAZZOTTI、CLAUDIO BISIO、CAPAREZZA、ELIO & LE STORIETESE、FRANCESCO TOTTI、SATURNINO、ENRICO LUCCI、LINUS、MAURO PAGANI、SIRIA、IRENE GRANDI、MARTINA STELLA、NECK、MAGO FORREST、MARTINA COLOMBARI、KASIA SMUTNIAK。
MOSTRE ED ESPOSIZIONI:
2025《L’ARTE FOTOGRAFICA REINTERPRETATA》 – Galleria Quadruslight,Isola,米兰Milano
2024《JAPANESE GLIMPSES》 – Atelier Natsuko Toyofuku,Corso Como,米兰 Milano
2024 Partecipazione|World Art Dubai|Fuori Salone|Art Basel Basel
2023《INTERIORES CUBANOS》 – Key Gallery,Milano
2023《ALL BLACK – WILD NEW-ZELAND》 – Key Gallery,Milano
2022《I VOLTI DEL PERÙ IN ITALIA》 – Spazio Pergola 5,Milano / Galleria d’arte,Bologna
2022《IL VIAGGIO DELLA VITA》 – Palazzo Antico,Casale Monferrato
2021《PRIMA VISIONE》 – Belvedere Gallery,Milano
2021《ISOLA FOOD IN THE ISOLA DISTRICT》 – Key Gallery,Milano – con il supporto di Class Editori
2020《WESTINDIANCOAST》 – Spazio mostre Isolabook,Milano
2020《TOURIST IN PIAZZA》 – Key Gallery,Milano – con il supporto di Class Editori
2019《ISOLA PORTRAITS 》– Galleria Sassetti,Milano – con il supporto di Levi’s
2019《VOLUME ONE》 – Banglabar Art Space,Arco della Pace,Milano – con il supporto di Verri Uomo
BOOKS:
《Gli Artigiani dell’Isola》
《Volume One – Fashion and More》(Levi’s)
《WestIndianCoast》
《I Volti del Perù in Italia》
《Interiores Cubanos》
《All Black – New Zealand》
《Japanese Glimpses》
NATURE
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Black and red crater
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
100 x 100 cm
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Black Top
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
100X70cm
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In the heart of crater
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150X100cm
Francesco Allegretti
Radiant Craters, Urban Traces
Francesco Allegretti articola la sostanza magmatica in una sequenza fotografica che condensa una tensione materica e produce visioni all’interno del paesaggio. Ogni immagine si dispone in forma di sostanza plastica, campo di energia attraversato dalla luce.
I crateri e le superfici geologiche, colti nella loro densità silenziosa, assumono la forma di apparizioni irradianti, intensità che emergono da uno spazio in bilico tra la mineralità della terra e la rarefazione di un’atmosfera percorsa da scosse elettromagnetiche.
Ogni opera costruisce una grammatica visiva per accogliere il dato fisico in un organismo percettivo. Allegretti attraversa il cratere, il bordo, il vuoto e il centro, esplorando una dimensione radiale e non lineare. L’architettura visiva che ne deriva è fatta di cerchi, faglie, fenditure, sequenze pulsanti che richiamano una topografia interiore.
Francesco Allegretti individua il contrasto tra natura e artificio segnalando la presenza simultanea sul pianeta di vulcani e grattacieli, di forze telluriche e architetture verticali, di luci primordiali e luminosità urbane, che attivano registri percettivi e tensioni differenti. La schizofrenica megalopoli diurna si alterna alla notturna. I profili geometrici dello Skyline di Shanghai, sono lemmi di un linguaggio arcaico della memoria, riscritti ogni qual volta l’architettura si dispone in frammenti sospesi, segnali di una costruzione percettiva che agisce per aggregazione, per rilievo, per scarto.
TOWN
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Shanghai City
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x150cm
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Shanghai Harbor
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
250x150cm
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Shanghai River
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
Diametro 200cm
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Shanghai Skyscrapers view
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
250x250cm
Artista
Giacomo Vanetti
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Giacomo Vanetti (Varese, 1974) si laurea in Grafica e Comunicazione Visiva al Politecnico di Milano nel 2001. Studia all’Accademia di Belle Arti di Granada, diplomandosi in litografia e approfondendo fotografia, serigrafia e incisione. Si forma all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, dove si diploma nel 2004 e dal 2019 insegna fotografia stenopeica. La sua ricerca unisce sperimentazione e tecniche analogiche e digitali, esplorando la figura umana e il medium fotografico. Lavora nel reportage e nella fotografia commerciale, esponendo in Italia e in Europa. Vive e lavora a Varese. Nel 2025 ha esposto alla Fondazione Sangregorio Giancarlo di Sesto Calende, testo a cura di Claudio Composti.
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Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150x100cm
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Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150x100cm
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Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150x100cm
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F;W 004
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150x100cm
Giacomo Vanetti
Atlas of Light
Giacomo Vanetti costruisce un atlante visivo, in cui la figura si dissolve dentro uno spazio fotografico aeriforme attraversato da tagli, sovrapposizioni, interferenze. Le immagini dei fuochi d’artificio tracciano una sequenza di linee luminose, forme espanse e distese nella pelle sensibile dello spazio, componendo una presenza permanente per la breve durata del tempo di esposizione. Le scie sedimentate si susseguono una con l’altra, creando traiettorie prolungate, distribuite in più direzioni. La materia esplosiva resta in sospensione, dilatata nel campo luminoso che accoglie ogni variazione e ogni frammento nel ritmo espanso dell’immagine. La figura si compone per sovrapposizioni, affiora in una superficie attraversata da impulsi discontinui, privi di contorno e riferimento, in una dimensione che agisce per intensità. Ogni scatto dispone una sequenza instabile, prodotta e condensata in un processo che intreccia l’esposizione con il ritmo della percezione.
Vanetti elabora una sottrazione del riconoscibile, generando una condizione visiva fondata sulla presenza. Le immagini liberate da ogni funzione descrittiva, si organizzano in forme fluttuanti oltrepassate da un’intensità che ne sostiene la vitalità. I corpi si inscrivono in una dimensione sospesa, costruita da strati di sogno e memoria, attivata da una luce aderente al breve tempo della persistenza visiva, mentre la forma si estende, si inclina, si disperde lungo una traiettoria ininterrotta.
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Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150x100cm
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Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150x100cm
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Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
150x100cm
Artista
Roberto Covi

Direttore marketing e comunicazione
Collaborazioni artistiche con Luca Pignatelli, Ercole Pignatelli e Filippo La Vaccara
Rappresentato in Europa da Quadruslight
Roberto Covi è un fotografo e artista visionario con base a Milano, Italia. Con 27 anni di esperienza si è affermato come una figura di riferimento nei settori della fotografia di moda e commerciale. Laureato presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Roberto possiede competenze in diversi ambiti, tra cui fotografia, moda, arte, cinema e creazione di contenuti editoriali. Il suo lavoro è stato pubblicato su diverse riviste e campagne pubblicitarie, consolidando la sua reputazione come una forza creativa da non sottovalutare.
La fotografia di Roberto Covi sfida, intriga e in qualche modo ispira chi la osserva. Unico e personale è il suo approccio. Idee crude, scelte tecniche coraggiose e la sua libertà di pensiero rendono Roberto Covi uno dei più interessanti fotografi in Italia.
Vi è un continuo rimando ad un altrove, ad un travalicare il “singolo frame”, perdersi per ritrovarsi, forse. Un silenzio che fa rumore, che lascia un segno, un graffio, un’eco.
Nel presentarsi afferma: “Curiosity killed the cat”, dicono. Nel mio caso, lo mantiene vivo.
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Deep in a dream of you
Arsenale
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x130cm
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Somewhere over the sea
Castle
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x130cm
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There, on the left
Giudecca
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x130cm
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Where do you think you're going
Caboto
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x130cm
Roberto Covi
Venice. Voices and Faces of Light
Una figura femminile percorre l’urbe attraversato da equilibri instabili, dove il solido e il fluido convivono. Il suo corpo introduce variazioni, deviazioni impercettibili, fremiti che risuonano nella luce e si imprimono come tracce mobili. Ogni movenza produce un’onda visiva e sonora che transita sulla scena in cui la protagonista femminile si integra nel flusso che unisce il gesto, l’architettura e le acque dei canali.
Nelle illustrazioni in bianco e nero di Roberto Covi, il movimento anima lo scenario della città lagunare. L’intuizione luminosa corre lungo le superfici liquide, si rifrange sulle masse murarie, si diffonde tra i volumi di Venezia. Ogni immagine raccoglie la densità di un’atmosfera che varia con il passaggio del giorno e il ritmo dell’acqua. La città appare come trama sensibile, dove l’aria e la materia si intrecciano in una vibrazione continua.
Venezia diventa membrana visiva. Le strutture, i riflessi, i piani verticali e orizzontali partecipano a un sistema fluido, dove tutto si modula con continuità. L’illuminazione filtra, avvolge, incide, raccoglie la transitorietà del corpo e la distribuisce lungo l’intera inquadratura.
La fotografia si costruisce come organismo sensibile, sollecitato da impulsi che provengono dallo spazio, dal tempo, dalle presenze catturate nei frame. L’immagine si forma per accumulo, per stratificazione, per risonanza e tutti i soggetti rimangono attivi dentro una stazionarietà aperta al cambiamento. Negli scatti notturni le ombre allungano sul manto costruito, sfiorano gli archi, i gradini, e tracciano linee del tempo che attivano il fluire delle forme.
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A foggy day
Canareggio
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x130cm
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At the Rialto Bridge
San Polo
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x130cm
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Light is the dark
San Marco Square
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
200x130cm
Artista
Roberto Polillo
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Roberto Polillo (born in Milan, 1946) lives between Milan and Rome. Son of renowned jazz historian and promoter Arrigo Polillo, he photographed over a hundred concerts in the 1960s, creating a remarkable gallery of jazz legends. Starting in the 1970s, he pursued a long career in information technology as both entrepreneur and university professor (University of Milan and Bicocca). After stepping away from these roles in 2003 and 2015 respectively, he returned to photography—first documenting street art festivals, then focusing on travel photography with a personal artistic approach. Using the Intentional Camera Movement (ICM) technique, he has photographed in over 25 countries, aiming to capture the genius loci of each place. His work has been exhibited in solo shows and art fairs in Italy, France, Switzerland, and the United States.
Photography Books
2006 Swing, Bop & Free, with Arrigo Polillo, Marco Polillo Editore,
2016 Visions of Venice, Skira,
2017 Future & The City, Fiameni,
2019 Uno sguardo profondo – L’anima della realtà, with Albania Tomassini, Fiameni,
2019 Jazz Icons - 60 Jazz Masters of the '60s, Fiameni,
2019 Sounds of Freedom (with Leonor Anthony), Fiameni,
2020 Marocco - Roberto Polillo - Fotografie 2005-2018, Imogen Heitmann and Moira Luraschi eds, Museo delle Culture di Lugano - Culture books,
2023 Alla ricerca dell’invisibile – Oltre I limiti della fotografia – Amazon Books,
2023 Sounding Pictures – Red Records
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Shanghai 01
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
210x140cm
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Shanghai 02
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
210x140cm

Shanghai 03
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
210x140cm
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Shanghai 04
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
210x140cm
Roberto Polillo
Shanghai Electric Stage
Il ciclo fotografico di Roberto Polillo dedicato a Shanghai concentra l’immagine su una visione percettiva della città svincolata da riferimenti documentari. L’insieme delle architetture, delle luci, delle superfici in movimento, costruisce un paesaggio instabile, attraversato da tracciati distribuiti nel campo visivo senza mai fissarsi.
La fotografia assume una consistenza atmosferica, genera una densità fatta di ritmi, scorrimenti, risonanze. Il dispositivo tecnico, fuso con il tempo dello sguardo, produce un’immagine propagata nel contesto del frame. Ogni elemento si organizza come materia sensibile affiorata da una condizione ottica in costante mutazione.
La città è uno scenario, come nel palco di una band di rock’n’roll, composto da trame, luci, spessori visivi, linee fluttuanti, pieni e vuoti generati da architetture verticali, presenze che affiorano come impulsi.
Il paesaggio urbano è disposto in una sequenza percettiva costruita intorno alla luce, alla forma in transito. Nelle immagini di Polillo, ogni fotogramma elabora un campo continuo in cui la visione resta attiva. Non c’è fissità, non c’è arresto. La visione è un flusso che accoglie il tempo, lo spazio, la velocità, la variazione. La fotografia è il luogo di attivazione percettiva che descrive una trasformazione, in cui l’architettura si dissolve in un turbinio ottico che graffia il cielo con traiettorie dinamiche, prolungando la tensione del giorno in una forma trasposta dalla luminescenza.
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Shanghai 05
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
210x140cm

Shanghai 06
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
210x140cm
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Shanghai 07
Opera fotografica su telo irradiante con dispositivo retroilluminato a Led
210x140cm