Se raffigurare il mare nella sua maestosità amplifica, se possibile, la sua stessa grandezza; se il grande spazio invita alla contemplazione e se nell’enormità spaziale non appaiono nè figure né alcun segno di umanità, può far supporre che l’autrice dell’opera che sto osservando voglia trasmettere un senso di solitudine. Non è così. Conoscendo più da vicino il carattere poliedrico dell’artista Valentina Di Serio si deve al contrario sapere che l’unico intento facilmente riscontrabile in lei è quello di comunicare leggerezza, ariosità e comunicazione di una tematica universale rivolta ad ispirare al fruitore, oltre al senso di libertà, la grande forza dell’alternativa.
Questa può essere artistica, morale e/o sociale ma attiene alla forza che ognuno di noi trattiene nel suo più intimo ego e che deve rappresentare una risposta positiva ad ogni tipo di negatività; questo il suo trend oltre che sua grande convinzione filosofica.E cosa meglio e più dell’arte offre alternanza di riscatto;

Lei, sublimando la sua coerenza, si propone accostando alla tela con delicatezza e sussurrando il suo progetto segnico con un tratto di linea appena accennato e si affida molto più volentieri alla potenza comunicativa del suo ego e all’intimo messaggio che alle esplosioni di colore o a forzature di configurazione. La sua forza resta fissata dalla sua più intima morbidezza che è poi l’impronta del suo dire, del suo sentire e quindi del suo fare.
In nuce il suo pensiero ci riassume che quando la grande potenzialità di ognuno avrà raccolto il proprio sguardo di ritorno apporterà quella calma interiore foriera e ambasciatrice di altre confessioni determinanti e rivelatrici, al punto che la convivenza tra uomo e uomo e soprattutto tra uomo e natura, sarà così gagliarda e amalgamata da conferire ai più la vera gioia di vivere.
——Gastone Ranieri Indoni
Critico d'Arte, Gallerista, Editore