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【Review】Roberto Piloni——“Focus Peaking” Mostra OnlineTime:2021-04-09

 

 

 

 

【Review现场】罗马美院教授Roberto Piloni——“峰值对焦”线上展Mostra Online

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2021-04-09 12:00:00

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La mostra personale online di Roberto Piloni "Focus Peaking"  è organizzata dal Gruppo DoBe e il Centro Sino Italiano di Design, in collaborazione con il Comune di Firenze, il Quartiere 4 del Comune di Firenze, lo Shanghai Promotion Center for City of Design, e la Shanghai International Culture Association, avendo il supporto tecnico VR dal He Chao Arts & Culture, si inaugura alle 12:00 del 9 aprile 2021.

 

 

 
 
Premessa

 

 

In fotografia il “Focus Peaking” è uno strumento automatico che, quando attivato, permette di visualizzare dal live view o anche dal mirino della macchina fotografica, gli oggetti o le porzioni di immagine messe a fuoco. Si usa nel caso della messa fuoco manuale e funziona segnalando le aree a fuoco ed evidenziandole in modo colorato a seconda della fotocamera che si usa. Il titolo della mostra “FOCUS PEAKING” fa riferimento al parallelismo visivo con lo strumento descritto sopra.

 

La selezione di questa serie di lavori degli ultimi anni, mette in risalto infatti, come aspetto metaforico e concettuale, una sorta di focalizzazione, quindi di “messa a fuoco”, più o meno precisa, di uno o più elementi costitutivi l’opera, caratteristica comune questa a gran parte della ricerca aniconica che contraddistingue tale percorso artistico da molti anni a questa parte.

 

 

 

 

 
 

Presentazione dell'artista

 

ROBERTO PILONI

Professore dell'Accademia di Belle Arti di Roma

 

ROBERTO PILONI è nato nel 1966 a Roma. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti nella stessa città dove si è diplomato nel 1990. Ha insegnato Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, Grafica d’arte e Installazioni Multimediali a Macerata. 

 

Dagli anni Novanta prende parte a diverse manifestazioni espositive ed eventi artistici sia in spazi pubblici che in gallerie private. Da quel periodo comincia ad emergere, sempre più evidente nel suo lavoro, una progressiva riduzione degli elementi compositivi e un procedimento costruttivo che avviene non solo per sottrazione ma soprattutto per fissazione di punti sensibili sulle superfici, spesso attraverso inclusioni di tipo oggettuale e l'utilizzo di materiali eterogenei e dissonanti.

 

Negli anni a seguire ha condotto la sua ricerca verso una progettualità che considera sempre più importante il rapporto tra il contesto ambientale e l’opera installata utilizzando media diversi, dalla pittura alla fotografia, dalle installazioni al video.

 
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Le opere dell'artista

 

Esagramma

carta velina, elemento in plastica, vernice fluorescente, tavola

85 x 65 cm, 2008

 

 

Quattro senza titolo

carta velina, elemento in plastica, vernice spray, tavola

60 x 60cm, 2008

 

 

Cartamodello

carta velina, ramo di platano, vernice fluorescente, tavola

120 x 60 cm, 2010

 

 

Alogena

ramo di platano, vernice fluorescente, teca di legno

40 x 30 x100 cm, 2011

 

 

Lamellare

carta, acrilico, tavola

52 x 52 cm, 2011

 

 

Mezze tacche

carta, tempera, tavola

52 x 52 cm, 2012

 

 

 

 

Nel testo del catalogo della personale “Assenza di vento” realizzata a Ciampino (RM) nel 1999, Franco Speroni, storico dell’arte e curatore, scriveva a tal proposito: “(…) Capita di avvertire nel rigore formale del lavoro di Roberto Piloni un procedimento costruttivo che non avviene solamente per sottrazione, alla ricerca di equilibri compositivi, ma soprattutto per fissazione. Fissazione di punti forti sulla superficie, di punti d’attenzione, ovvero di materiali dissonanti che introducono zone di sensibilità sul basso continuo delle superfici astratte (...). 
 
Questo sembra essere lo spazio concreto di Roberto Piloni, né simbolico né metaforico, poiché non rinvia ad altro che a sé stesso (come appunto già era nella tradizione teorica del concretismo), ma declinato in nome di una soggettività tanto scettica verso il rigore della regola, quanto ironica nei confronti di ogni eccesso vitalistico (...).

 

 

 

 

Giallo pop-up

carta, tempera, tavola
88 x 103 cm, 2013

 

 

Condominio pop-up

carta, tempera, tavola
88 x 103 cm, 2013

 

 

Penelope II

frammenti di vetro, carta, tavola

85 x 100 cm, 2014

 

 

Soffice minimale

spugna, elemento in plastica, tavola
52 x 52 cm, 2014

 

 

Sprue

elementi in plastica, teca di legno, vernice
40 x 30 x 100 cm, 2015

 

 

 

 

Le sue composizioni infatti suggeriscono uno svolgimento mentre negano ogni possibilità di sviluppo, per sottolineare invece il luogo della stasi, il punto fermo, non come soluzione compositiva sintetica, ma come trampolino di lancio per un breve volo fantastico.
 
Con le parole di Michel Maffesoli si potrebbe dire che rispondono alla funzione propria della produzione iconica contemporanea, di creazione cioè di situazioni narrative, di fiction, dal procedere errante, lascivo, parassitario, per cui si ha sempre la piacevole sensazione di assistere al racconto di storie e non della Storia (...). 

 

 

 

 

Parassiti

fermagli per capelli, legna, tavola
103 x 84cm, 2016

 

 

Parassiti II

metallo, filo di cotone, tavola
60 x 85 cm, 2016

 

Quadrato senza titolo

cartone, tempera acrilica, tavola
100 x 100 cm, 2018

 

 

Ostaggi

rami di platano, filo di cotone, feltro, tavola
60 x 60 cm, 2018

 

 

Haiku

rami di platano, tempera acrilica, teca di legno
40 x 30 x 100 cm, 2020

 

 

 

 

Gli aspetti costitutivi di queste opere sono le strutture di tipo oggettuale quasi sempre aggettanti rispetto ad una superficie essenziale e privata di qualsiasi elemento superfluo ed effimero. La poetica dell’artista viene espressa attraverso l’uso di diversi materiali strutturali: carta, legno, plexiglass, ardesia, vetri, ecc., che compongono paesaggi aniconici nei quali alla veste formale equilibrata e lineare fa da contrappunto un linguaggio articolato fatto di frammenti e irregolarità.

 

 

 

 

 
 

L'intervista dell'artista

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Creare dei punti d’attenzione è uno dei temi più importanti della sua arte, a cosa si è ispirato Lei?

ROBERTO PILONI

Il mio lavoro da molti anni ha sensibilmente ridotto gli elementi che entrano a far parte del “campo” dell’immagine. È stata un’operazione lenta e diluita negli anni, avvenuta attraverso tutta una serie di “sottrazioni”, come le chiamo io, improntate verso una essenzialità e rarefazione progressiva delle componenti costituenti l’opera. Questo tentativo di porre al centro del lavoro (e dell’attenzione) un ridotto numero di elementi mi ha consentito una maggiore “focalizzazione” concettuale e una minore perdita di concentrazione degli aspetti da porre in risalto come “necessari”. In realtà non mi sono ispirato a qualcosa o qualcuno in particolare, ma sono rimasto sempre molto affascinato da quegli artisti e da quelle opere (letterarie, musicali, filosofiche, poetiche, ecc.), che attraverso un notevole lavoro di sintesi sono riuscite ad arrivare al senso più profondo delle cose senza troppe “dispersioni” di senso.

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Cosa significa creare dei punti aggettanti o sensibili in una superficie essenziale e privata di qualsiasi elemento decorativo?

ROBERTO PILONI

Questa domanda si può ricollegare alla prima. Creare dei punti aggettanti e “sensibili” mi permette di selezionare con esattezza e precisione gli elementi, le forme o gli oggetti che per me fungono da condensati di contenuto e significato, senza troppe concessioni al virtuosismo tecnico o a distrazioni di altro tipo. È una questione di mettere in evidenza la forza intrinseca delle cose attraverso la loro essenza, concedendogli una rinnovata possibilità di relazione in un contesto diverso, nuovo.

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Che ruolo giocano i colori e lo spazio nella Sua arte?

ROBERTO PILONI

I colori in realtà hanno sempre avuto per me un ruolo che definirei “segnaletico”, di evidenziazione cioè, e di messa in risalto di zone rispetto ad altre. Non ritengo più importante un colore rispetto ad un altro, me ne servo a seconda delle possibili relazioni che possono scaturire dai vari accostamenti. Ultimamente, anche per il colore, ho molto ridotto la scala cromatica e spesso utilizzo unicamente il bianco o il nero per il loro potere grafico immediato. Lo spazio in tutto questo ricopre ovviamente un ruolo fondamentale. Sia che si tratti di una piccola superficie, che di una stanza o di un grande ambiente, la relazione fra le cose all’interno di esso è alla base del mio lavoro, da sempre.

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Cosa ne pensa della situazione attuale dell'arte contemporanea?

ROBERTO PILONI

Mi fa piacere che finalmente, da molti anni a questa parte, sia stato dato spazio e visibilità a tanta arte proveniente da continenti diversi rispetto a quelli considerati da sempre detentori della cosiddetta Arte Contemporanea. Ma io ovviamente parlo da occidentale e da occidentale vedo che questa apertura al resto del mondo ci ha spalancato lo sguardo e la mente e ha ridimensionato (per fortuna) non solo le distanze fisiche e concettuali con il resto del pianeta, ma ha soprattutto messo in evidenza i limiti e gli equilibri di un sistema (quello dell’arte e non solo) oramai stanco, indebolito e autoreferenziale.

 

 

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Centro Sino Italiano di Design

 

Quale pensa sia la direzione dello sviluppo dell'arte contemporanea?

ROBERTO PILONI

La domanda è impegnativa e meriterebbe più tempo e più spazio per una risposta adeguata. La mia, più che una previsione, è una speranza. In una frase, spero che si possa ricominciare finalmente a progettare per poter costruire (o ricostruire). Da troppo tempo, e in molte grandi manifestazioni di Arte Contemporanea, anche di livello mondiale, la maggior parte delle volte ho avuto la sensazione generalizzata di un atteggiamento degli artisti fortemente polemico o perdente e distruttivo, se non addirittura troppo spesso autocommiserativo. Questo lo trovo sinceramente piuttosto noioso e irritante. Anche in questo caso sono stato volutamente sintetico, ma questa ovviamente è solo la mia opinione.

 

 

 

 
 
Mostre personali

2020 "Mima l’Arte #3. La storia dell’arte ai tempi di youtube" (evento live con M. Arduini, I. De Luca e la partecipazione di C.A. Bucci) – Museo Carlo Bilotti, Roma.

2019 "Forme ambivalenti" – Bacc Gallery – Frascati, Roma

2019 "Quadrato quasi quasi magico" – presentazione libro d’artista. Studio M.Bindella,   Roma.

2018 "Dialogo a Yinchuan: Cina-Italia" - Yinchuan, Cina

2018 "NoPlace #4", Santo Stefano di Magra - Sarzana (SP)

2017 "Ficcanaso” (a cura di Gabriele Simongini), D’ArC- Rifugio d’Arte  Contemporanea, Roma.

2017 "Fresh Windows" (a cura di Franco Speroni), Galleria Gallerati, Roma.

2017 "Afasia" (a cura di Marco Rinaldi), Interno14 - Spazio AIAC, Roma. 

2015 "ConTENporary words of art. Arte e video dalla proiezione all’introspezione". Sala Santa Rita, Roma.

2015 "Ri_Bâtiment-in moving 2" – Studio Campo Boario, Roma.

2015 "Oltre i libri: l'arte del presente incontra i libri del passato" - Biblioteca Angelica, Roma.

2012 "Vuoto a rendere", Galleria Ninni Esposito - arte contemporanea, Bari.

2011 "Cercafase", Galleria The Office - Contemporary art, Roma.

2009 "Interpunzioni, anche", Galleria Il Bulino Arte contemporanea, Roma.

2008 "Doppio peso", Galleria L.A.C. Libera Arte Contemporanea, Roma.

2007 "Unica uscita l’entrata", Galleria L.A.C. Libera Arte Contemporanea, Roma.

2001 "Appunti per ombre minime", Centro Culturale AOC, Roma.

2001 "Roberto Piloni" (con V. Spagnulo e M. Verrelli), Accademia Nazionale di San Luca, Roma.

1999 "Assenza di vento", Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Ciampino (RM).

1997 "Qualche cosa e qualche posto", Centro Culturale AOC, Roma.

1994 "Roberto Piloni" - Biblioteca Comunale, Genzano (RM)

 
 
 

 

 

 

La mostra è finita, grazie per la visione!