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【Review】Mostra online "Il Potere del Colore "Time:2020-12-05

 

 

 

 

Mostra Online
 
 
Il Potere del Colore 
 
Artisti:
Suzanne Spahi
Enzo Tinarelli
Maria Rita Vita
 
Curatore:
Vittorio Guidi
 
Organizzatori:
DoBe Group
Centro Sino Italiano di Design
Museo Ugo Guidi
 
In collaborazione con:
Comune di Firenze
Quartiere 4 Comune di Firenze
Shanghai Promotion Centre for city of design
Shanghai International Culture Association
Associazione dei Museo D'arte Contemporanea Italiani
 
Supporto Tecnico VR:
HE CHAO ARTS & CULTURE
 
【Data】
2020.12.05-2021.01.06
 
【Apertura】
2020.12.05
In Cina 19:00
In Italia 12:00

 

La mostra online Il potere del colore  è organizzata dal Gruppo DoBe, dal Centro Sino Italiano di Design e Museo Ugo Guidi, In collaborazione con Comune di Firenze, Quartiere 4 Comune di Firenze, Shanghai Promotion Center for City of Design, Shanghai International Culture Association e Associazione dei Museo D'arte Contemporanea Italiani, curata da Vittorio Guidi, inaugurata alle 12:00 del 5 Dicembre 2020.

 

In occasione del 50 ° anniversario della fondazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia, nonché dell'anno culturale e turistico sino-italiano, il Centro sino italiano di design gestito dal Dobe Groupo organizza una serie di mostre online, a causa dell'emergenza covid, al fine di promuovere più scambi culturali tra i due paesi.  Il Centro avendo la fortuna di invitare il Museo Ugo Guidi e il direttor Vittorio Guidi, con il quale curerà insieme questa serie di mostre online. Dopo aver tenuto con successo la prima mostra "Toro ed emozione" e la seconda "Memoria onirica", al 5 dicembre si inaugura la terza mostra intitolata "Il potere del colore", col coinvolgimento da tre artisti: Maria Rita Vita, Enzo Tinarelli e Suzanne Spahi. 

 

La mostra "Il potere del colore" curata da Vittorio Guidi, direttore del Museo Ugo Guidi, come una parte e promozione della la sedicesima Giornata del contemporaneo per il pubblico cinese. la sedicesima Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, con il sostegno della Direzione Generale  Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT) e la collaborazione della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Da sabato 5 a venerdì 11 dicembre 2020 a una settimana di promozione dell'arte contemporanea italiana all'estero.

 

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Curatore

 

 

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Vittorio Guidi, direttore del Museo Ugo Guidi e figlio del Maestro Ugo Guidi, vive nel mondo di arte fin dall'infanzia. Ha conosciuto e frequentato gli artisti come ErnestoTreccani, Henry Moore, Giuseppe Migneco, Arturo Dazzi, Ugo Guidi, Felice Carena, Achille Funi, Luigi Dallapiccola, Piero Santi, Ottone Rosai, Ardengo Soffici e molti altri.

 

Dirigen il Museo Ugo Guidi, dove si sono svolte numerose mostre d'arte contemporanea e molte delle quali sono curate da lui stesso, fino ad oggi vi hanno avuto luogo oltre 160 mostre d'arte comtemporanea e inoltre presentazioni, conferenze, piccoli concerti, presentazioni di libro e attività didattica ecc.

 

 

 

Artisti e opere

 

 

 

 

 Suzanne Spahi

 

She is a graduate of French literature and translation (McGill University), her latest works integrate elements of literature. Suzanne founded Mosaikashop in 2003 with the support of Mosaika, famous for their large-scale public mosaics. Suzanne exhibits regularly in collective exhibitions and mosaic symposiums in Italy. She travels extensively teaching her art around the world and telling her fascinating stories of her mosaic rugs. She was living in Montreal, Canada but has recently realised her dream to live and work in Italy settling in Carrara.

 

 

 

She is a graduate of French literature and translation (McGill University), her latest works integrate elements of literature. Suzanne founded Mosaikashop in 2003 with the support of Mosaika, famous for their large-scale public mosaics. Suzanne exhibits regularly in collective exhibitions and mosaic symposiums in Italy. She travels extensively teaching her art around the world and telling her fascinating stories of her mosaic rugs. She was living in Montreal, Canada but has recently realised her dream to live and work in Italy settling in Carrara.

 

 

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Shaggy Anatolian 1 

46 X 74cm, 2009

 

 

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Moroccan Vintage Rag Rug 2

35 X 53cm, 2013 

 

 

Camel CARAVAN 2 

Every Camel Tells a Story)

60 X 47cm, 2015

 

 

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Kazak Rug, Tree of life

35x45cm, 2007

 

 

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Bluemosaic 

Life passes like a mysterious caravan, take from it its moment of joy

37x23cm, 2011

 

 

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Tuduk or not tuduk

"Lotto" design carpet Workshop of Tuduk

38x61cm, 2012

 

 

 

 Enzo Tinarelli

 

Enzo Tinarelli, nato in 1961, vive tra Carrara, Ravenna e periodicamente a Bordeaux (F), dal 1991 apre un atelier a Biganos.  Diploma presso l’Istituto Statale d’Arte per il Mosaico nel 1980 e dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna nel 1984. Ha insegnato in vari Istituti e Accademie. Dal 1992 è docente di Plastica Ornamentale e mosaico presso l’Accademia B.A. di Carrara; dal 2012- 2017 è incaricato di Tecniche del mosaico all’Accademia di Ravenna. 

 

Dagli anni ottanta espone in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero in spazi pubblici e gallerie private. I suoi interessi estetici spaziano dalla sperimentazione dei linguaggi pittorici a quelli  plastici, con particolare e intensa attività in ambito del mosaico artistico, questo ultimo  sviluppato  in  vari ambiti di ricerca: formativo, applicativo, sperimentale. Ha organizzato convegni specifici e conferenze sul mosaico come ri-possibilità contemporanea estetica. Collabora con artisti e designer per la realizzazione di loro progetti musivi. Negli anni novanta ha collaborato con il regista teatrale Ezio Cuoghi e Giorgio Celli in tre spettacoli sperimentali presso il centro Video Arte di Ferrara e il Dip. di Fisica della stessa città. Del suo lavoro hanno scritto numerosi storici e critici d’arte in cataloghi personali e collettivi, articoli, recensioni. Ha realizzato 50 mostre personali e 200 mostre collettive in vari paesi.

 

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Effleurer…sentir 

Marmi e smalti

Peso 35KG, 83 x 122cm, 2007

 

 

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 Isole

marmi e smalti

Peso5-6kg, 38 x 47cm , 2018

 

 

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passaggio

marmi e smalti

peso 5-6kg, 38 x 47cm, 2018

 

 

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Ultima cena

44 x 36 x 6cm 

 

 

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Mareggiata adriatica

50 x 60 x 6cm 

 

 

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Affiora

44 x 36 x 6cm 

 

 

 

MARIA RITA VITA

 

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Nasce nel 1966 a Massa Carrara, Da un ventennio si dedica all’arte in modo esclusivo, studiando con Maestri riconosciuti e ad una Scuola d’arte. Debutta alla MARGUTTIANA di RONCHI. Le sue prime personali hanno luogo a Villa Chiff Giorgini, poi a Villa Cuturi ed infine presso la Casa Museo Ugo Guidi. Questi sono anche gli anni dei primi riconoscimenti, in particolare la scelta di una sua tela, a tutt’oggi custodita nella pinacoteca al Museo di Forte dei Marmi,  per le “Giornate Europee del Patrimonio” e della“ Giornata del contemporaneo” indette dal MIBACT.

 

Le collettive importante:

“Emozioni sulla Cisa” - Berceto, e “On the road” patrocinato dalla F.I.M.A. (Federazione Italiana Mercanti d'Arte). 

X BIENNALE DI ROMA 

EXPO Firenze Arte. 

Galleria Donatello – FIRENZE

Biennale della città polacca di Zamosc

Cava Ravaccione di Fantiscritti – Cave di Marmo – Carrara, con le sue opere di “Pittura scolpita”. 

 

Nel  2017, il primo tour nazionale con la mostra "Metafore di Vita", prima tappa al Circolo del Ministero degli Affari Esteri, con presentazione del critico d’arte Lorenzo Canova, curatore con Maurizio Calvesi della collezione d’arte contemporanea della Farnesina e consigliere della Fondazione De Chirico e con particolare rilievo l’accurata nota critica dell’Ambasciatore Umberto Vattani, diplomatico e collezionista nonché fondatore della citata collezione di arte contemporanea della Farnesina e di quella del Circolo, in cui figurano opere dei più grandi Maestri italiani del contemporaneo tra le quali resta conservato un dipnto Vita. Marguttiana d’Arte di Forte dei Marmi onde entra a far parte del Consiglio Direttivo dell’organizzazione dell’evento storico annuale.

 

 

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Barrier in fermento

Olio su tela

100x70cm, 2017

 

 

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Canto degli Angeli

Olio su tela

 

 

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Il Canto delle Sirene

Olio su tela

100X100cm, 2017

 

 

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Polline e Brusio

Olio su tela 

70x100cm, 2017

 

 

Tra sogno e realtà

Olio su tela 

 50 x 120cm

 

 

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Ritorno allo Spirito

Olio su tela

80 X 80, 2013

 

 

 

 

INTERVISTA

 

 

 

Q:Da dove viene la sua ispirazione creativa ?

 

MARIA RITA VITA

La mia ispirazione creativa ha fondamenta nella mia Vita stessa: la mia Vita è la mia Arte e la mia Arte è la mia Vita. Nelle mie opere sono impressi, ma mai racchiusi, momenti forti di Vita vera, le mie tele sono esplosioni di sorrisi e lacrime che voglio cristallizzare per renderle impassibili al tempo, messaggi di speranza e fiducia nella Vita, piccole gocce di infinito e d’eternità condivisa.

 

La mia Arte ha inizio nel momento in cui “percepisco, provo nell’io più intimo” e questa sensazione poi staccandosi dal cuore e dall’anima dà origine a un movimento interiore rivoluzionario per giungere poi fino alla mano, da dove in gesti decisi, ma mai casuali si libera Nell’aria nel cromatismo del mio paesaggio interiore e  nelle forme infinite degli elementi della natura, natura che percepisco fortemente come forza magica e potente, energia pura, strumento d’ espressione e meravigliosa realtà di cui mi sento elemento inseparabile dagli altri suoi componenti.

 

Enzo Tinarelli:

Molti contesti contribuiscono ad arricchire il desiderio di esprimersi, nel moi caso, in particolare per le arti visuali ( pittoriche-plastiche). Dalle esperienze di vita vissute intimamente ed emotivamente; dalla visionarietà necessaria e sensibile scaturisce il desiderio di renderle visuali. I contesti culturali nel loro ampio spettro, gli interessi, l’indagine di vari territori ; fisici, psicologici, fantastici, letterali, dell’arte stessa, contribuiscono a sensibilizzare « l’anima espressiva ». Per me l’interesse non è mai specifico ma oscilla tra espressività istintiva e distillazione poetica degli eventi o tematiche che divengono visibili con le tecniche pittoriche, materiali e concettuali, a volte con un fondo di ironia, giocoso, metaforico.. ma verso una sorta di bellezza. 

 

Suzanne Spahi:

My inspiration comes from my fascination for oriental rugs since my childhood. I used to play on one and I remember choosing specific parts of the oriental rug to play on. The colours, shapes and forms always brought me playful joy and curiosity.

 
 

Q:Cosa vuole esprimere attraverso le opere in mostra? 

 

MARIA RITA VITA

Attraverso le mie opere in mostra voglio esprimere la gioia di vivere, il valore della Vita, e l’insegnamento che la natura ci pone dinanzi agli occhi ogni giorno e che l’uomo invece non riesce a vedere. Nell’opera “BARRIERA IN FERMENTO” infatti ho dipinto la barriera rivoluzionaria che esiste in natura, una barriera in cui tutti gli elementi della natura sono uniti tra loro senza limite di demarcazione.  Sulla tela astratta restano visibili elementi appartenenti al cielo, alla terra e al mare che in un’unica energica realtà, nel trionfo del colore cagionano l’esplodere della Vita, la gioia di vivere del creato. Il mio pensiero in fermento: una barriera che è messaggio d’amore e fratellanza, così come nell’opera “POLLINE E BRUSIO” tra schizzi colorati si richiama il brusio delle api laboriose che nella luce di una festosa primavera fecondano col polline della speranza l’esistenza.

 

In tutte le mie opere voglio trasmettere anche l’importanza dell’equilibrio”, inteso come “l’essere in pace con se stessi e col mondo”, e questo attraverso il bilanciamento cromatico, ma anche melodico “visibil-sonoro” ecco allora IL CANTO DEGLI ANGELI in cui si entra nel regno del bianco, un frammento di spiritualità, un bagliore di luce  che si posa su ali candide di angeli il cui frullare  nei segni morbidi tracciati dalla spatola vuol creare una sorta di mistica rilassante melodia, melodia che si trasforma in armonia, nell’ eterno divenire della musicalità del movimento inscindibile dall’esistenza, dall’essere in Vita. Il cantico di Sirene che colora d’immenso la fine di un’estate.

 

Enzo Tinarelli:

Le opere, di ambito pittorico di varie tecniche fino al mosaico, sono spaccati di una visionarietà dei temi trattati. Gli spunti che nei decenni mi hanno suggerito settori, campi di indagine, spaziano da elementi naturali, anamorfosi e metamorfosi , macrocosmo e microcosmo, la genetica) e indagano gli aspetti spicologici dell’uomo, della sua natura più intima, del suo mistero ripetto all’universo e all’altro, attraverso metafore compositive anche di impegno sociale. Si cerca di cogliere l’indistito che l’uomo registra nei contesti del proprio essere. L’opera è sempre un quesito aperto e nel contempo svela una emozione, una riflessione, un malessere…la natura intima e complessa si manifesta nelle visioni, nelle relazioni, negli eventi.

 

Suzanne Spahi:

Oriental rugs interpreted in mosaics at first was a technical challenge, as I was practising mosaics as a hobby. Then realizing that it brought me so much joy, it gradually became my language as an artist. From that moment on,  I started weaving my personal emotions, stories, anecdotes into my works. Each work tells a story and is linked to each other.

 

 

Q:Pensa che l'emozione o la storia dietro di essa possa essere presentata attraverso l'espressione del colore?

 

MARIA RITA VITA

Credo che il colore sia l’essenza espressiva dell’emozione, così come la poesia la psicologia di un’immagine. I colori sono l’alfabeto di un linguaggio espressivo. Credo che esista un linguaggio cromatico comune, ma ogni uomo possieda in sè un paesaggio interiore colorato dalle sfumature differenti, che rappresentano la sua personalità espressiva e penso anche che il colore in sé, in quanto tale, possieda una propria personalità e spiritualità. Ogni emozione ha il proprio colore, ma con infinite tonalità e sfumature dovute ad infiniti motivi. Credo che sia l’armonia tra i colori a creare l’architettura complessiva dell’opera pittorica, e quelli della mia paletta pittorica li considero i paladini della mia Arte.

 

Enzo Tinarelli:

Certamente il colore ha un valore emotivo. In tutte le culture esso è determinante ed è associato ad eventi simbolici di ambito antropologico ma anche percettivi, comunicativi in senso di cromatologia e percezione visiva. Al colore è associata la luce, che nel mio specifico, si concretizza più fisicamente con l’arte e la tecnica del mosaico, che vede l’uso di pietre e marmi naturali e smalti vetrosi colorati che giocano con l’incidenza e la rifrazione della luce rispetto a vari punti di vista. Il colore è luce ma anche vita, vitalità, energia, dunque emozione.

 

Suzanne Spahi:

Of course! Also for the fact that the function of a rug is to bring emotion and it starts first with colour then the patterns. The most dominant colours in my works are red and blue. I take much joy in observing people see my works for the first time.

 

 

Q:L'epidemia di quest'anno ha cambiato la tua creazione?

 

MARIA RITA VITA

L’Arte è anche figlia del suo tempo. L’evento epidemia lascerà traccia nella storia e quindi anche nella storia dell’Arte. E’  ovvio che per lo stile di vita che abbiamo dovuto assumere a causa del Covid 19, essendo meno a contatto diretto col “mondo” anche le emozioni subiscono cambiamenti, ma non per questo sono meno forti…anzi.  Tutto questo accaduto credo riesca a far riappropriare in parte l’uomo di se stesso e lo porti a riapprezzare ciò che dava per scontato. In me, questo periodo di epidemia, ha scatenato maggiormente la voglia di creare e urlare al mondo la speranza. Creazione significa anche “produzione dal nulla”, io lo intendo come “Vita Nuova” come “Rinascita”. Le mie Tele vogliono essere inni alla Vita, e un messaggio positivo in attesa del ritorno alla normalità.

 

Credo che l’Arte sia RINASCITA e quindi un grande ausilio per chi la esercita e per chi se ne appropria; per tutti coloro che ne sentono il bisogno.
 

Enzo Tinarelli:

L’epidemia straordinaria mondiale segna una svolta nell’uomo, come le guerre! Non si può esserne indifferenti perché incide nella psiche, nei comportamenti, nel pensiero, nelle relazioni, negli affetti. Devo dire, per quanto mi riguarda, che questo stato di sospensione, attesa… non si dipana verso una visione più lontana ma piuttosto si focalizza sul presente. La limitazione dei movimenti fisici (di incontri e frequantazioni) ci pone ad una riflessione forse più intima, nel cercare di valorizzare quei dettagli che prima erano sfuggevoli ; forse la creazione prenderà spunto da questi tempi dilatati domestici fatti di più riflessione per uno svelamento ancora più intimo, ma paradossalmente più aperto dalle connessioni virtuali- tecnologiche di cui si fa largo uso anche per la contingenza della epidemia. 

 

Suzanne Spahi:

Yes! It is inevitable.  From now on I intend to create works with the materials that I have already. Using primarily the leftovers tesserae and 'schegge' from my previous works, and including more personal waste from packagings in which the graphics and colours capture my attention. I had started back in 2010 some Pop Art mosaics just for fun, now I intend to increase the collection as they are so amusing to create. They are quite whimsical,  full of fantasy and irony!

 

 

Q:Come interpreti il rapporto tra arte e vita?

 

MARIA RITA VITA

Per me l’Arte si riassume nella parola VITA.

L’Arte è pacifica ribellione, l’Arte è osare senza limiti, non vi sono confini in arte, è libertà, è messaggio, è condivisione, è fratellanza, è comunione, è solitudine ed è dolore, è speranza. L’arte è gioia e passione, ma è anche tristezza e silenzio. E’ musica e poesia, è canone classico e trasgressione, è bellezza, è fuggire dall’irretimento della realtà, è sogno e fantasia. L’arte è infinito, è verità, è amore, è VITA.  Tutto questo è Arte, ma è anche Vita.

 

Enzo Tinarelli:

Per me sono idissolubili : sia che l’opera abbia una dimensione concettuale sia materiale. La vita è la condizione necessaria affiché l’arte si manifesti e sia fruita. L’arte è la parte « alta » dell’uomo ed emerge quando riesce a trasformare (sublimare) un manufatto che necessariamente ha una condizione tecnica (minima o di elevata raffinatezza, di uso funzionale o spirituale) e ne esprime un ulteriore contenuto, ineffabile o meno che sia. L’arte è manifestazione culturale che implica profonda conoscenza ; l’opera filtra sentimenti della società e in essa oltre all’autore, possono riconoscersi, identificarsi un uomo, una comunità, una società, ma serve anche a formarne le coscienze.   

 

Suzanne Spahi:

Art is a perfect method of finding peace and moments for reflection. Art is also a means of fleeing the miseries and obligations of life and a method of criticizing it. I personally prefer to express hope,  joy and fantasy with my works.

 

 

Q:Cosa ne pensa di "tradizione" e "innovazione" nel campo dell'arte e del rapporto tra le due?

 

MARIA RITA VITA

L’innovazione credo abbia radici nella tradizione. Non si può essere innovatori se non si conosce ed apprezza ciò che è stato (ed è, perché l’Arte è per sempre) precedentemente. L’Artista è colui che utilizza tutto ciò che ha a disposizione intorno a se per “creare” e attorno a se ha a disposizione anche la “tradizione”. L’artista può utilizzare la tradizione come strumento per creare un’innovazione.  Personalmente credo che l’Arte non sia né solo tradizione, né solo innovazione. Lo stile di un artista, penso, si costruisca sull’equilibrio proprio tra di loro, tra innovazione e tradizione.

 

Credo che per oltrepassare la tradizione e giungere all’innovazione, l’artista debba proprio trovare radice nella tradizione stessa. Ad esempio: l’Arte Contemporanea che propone nuove forme espressive le quali hanno rivoluzionato la figuratività tradizionale ha guardato proprio alla tradizione figurativa per andare oltre le stesse avanguardie: vedi il ritorno all’ Ordine e alla Nuova Oggettività.

 

Enzo Tinarelli:

Sono sempre più convinto che questi due aspetti debbano convivere : L’innovazione è un termine che non può distaccarsi da una condizione precedente che viene elaborata, rinnovata per evoluzione dei tempi, cultura, tecnica, stili di vita. In arte la tradizione è la base del suo stesso fondamento ; senza una tradizione non c’è riferimento storico di una propria cultura, o di altre, essa traccia il nostro costrutto ci dice chi siamo, da dove veniamo…e quindi prospetta anche una nuova direzione. In questo l’arte è propulsiva perché da sempre è generata dalla « ricerca », dallo stupore, dalla sorpresa del nuovo. Certi momenti storici, come questo, ( Covidi-19) possono dare all’arte aspetti innovativi facento ampio uso delle nuove tecnologie… ma tutti questi media necessitano comunque di « contenuti » e certi lavori trovano la loro sorprendente manifestazione quando le tecniche sublimano, in fruizioni diverse inattesse anche la storia filtrata rielaborata, in cui anche le tecniche antiche, si scoprono nella loro permanenza, perché di fascino ancestrale, appartenenti al DNA che la cultura cosciamente e inconsciamete tramada, ci nutre di bellezza, nel piacere del fare nell’esercizio della volontà. 

 

Suzanne Spahi:

I believe that without the traditional ways of creating art there is no possibility to innovate. First, you learn and do as the masters then naturally ones personal way of creating will come out. However absolute passion, curiosity and an open mind is a necessity in order to be able to innovate.

 

 
 
 

 

La mostra è finita, grazie per la visione!

 

 

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